Primo soccorso in caso di incidente stradale - Generalità fondamentali

In Italia gli incidenti stradali causano più di 350.000 feriti e 5.500 morti ogni anno ( dati ISTAT). Poiché gli incidenti stradali sono molto comuni, è molto probabile che chiunque possa imbattersi in uno di questi nel corso della vita. 

Se ci si ferma sulla scena di un incidente stradale per prestare soccorso, assicurarsi che la propria automobile sia ferma e a motore spento in un luogo sicuro, discosta dalla carreggiata e lontana dal luogo dell’incidente. Lasciare accesi i lampeggianti di emergenza dell’auto. Avvicinarsi, indossando sempre il giubbettino riflettente, con estrema cautela e valutare la presenza di eventuali rischi come la possibilità di incendio, l’instabilità dei veicoli coinvolti , parti metalliche taglienti o vetri. Se il veicolo possiede pretensionatori delle cinture di sicurezza o airbags che non sono stati attivati al momento dell’impatto, ricordarsi sempre che possono entrare in funzione durante l’estrazione della vittima.

Chiedere ad altre persone presenti di avvisare i guidatori di rallentare e posizionare il triangolo di emergenza ad almeno 50 metri di distanza in entrambe le direzioni di marcia.

Se i veicoli coinvolti sono stabili accertarsi che il motore sia spento e tirare il freno a mano; se possibile sconnettere la batteria ed interrompere il flusso di carburante sui veicoli ad alimentazione diesel e sui motocicli. Assicurarsi che nessuno fumi. Verificare l’eventuale presenza di etichette di pericolo A.D.R. o lo spargimento di sostanze pericolose o la fuga di vapori tossici.

Informare immediatamente il 118 ( soccorso sanitario ) e il 112 ( Arma dei Carabinieri)  indicando l’esatta ubicazione (indirizzo, incrocio, senso di marcia). Se vi è una vittima intrappolata in un veicolo allertare immediatamente il  115 ( Vigili del Fuoco).

Una volta stabilito che ci si può avvicinare in sicurezza, valutare velocemente tutte le vittime. Non muovere mai la vittima a meno che non sussista il pericolo di vita o di ulteriori lesioni.

Accertarsi anche che non vi siano vittime scagliate ad una certa distanza dal veicolo o che abbiano vagato nei pressi in preda allo shock.

In Italia l’omissione di soccorso è perseguibile secondo l’art. 593 del Codice Penale. Commette tale reato: “Chiunque trovando […] un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne avviso alla autorità”.

Sanzioni penali sono:

  • Reclusione fino ad 1 anno o multa fino a 2500 euro
  • Se dall’omissione di soccorso deriva una lesione personale, la pena è aumentata
  • In caso di morte la pena è raddoppiata.

L’unica eccezione all’obbligo di soccorso è costituita dalle cause di forza maggiore, cioè avvenimenti esterni naturali, inevitabili ed irresistibili, quali grave malattia del soccorritore, ostacoli fisici al raggiungimento della persona da soccorrere, soccorso in condizioni di reale e consistente pericolo ( incendio, esalazione di gas tossici,presenza di cavi di corrente elettrica scoperti).

Se sussistono tali circostanze, il soccorritore volontario non sanitario può astenersi dal prestare soccorso se la situazione può mettere a repentagli la propria vita o  sicurezza.

Al contrario, il soccorritore sanitario, avendo un particolare dovere giuridico ad esporsi al pericolo anche al di fuori della propria attività lavorativa, non può esimersi dal soccorso.

L’omissione di soccorso non è assolutamente giustificata dalla mancanza di specializzazione inerente la patologia della persona da soccorrere o dall’essere sprovvisto dell’attrezzatura adatta.

Dr. Angelo Carli

Endometriosi

E' una patologia legata alla presenza di endometrio (il tessuto che riveste la cavità uterina) in sedi anomale, quali le ovaie, le tube, i legamenti che circondano l'utero e il peritoneo. Talvolta si localizza nell'intestino , nella vescica o in altri organi.
Gli ormoni ovarici provocano in questo tessuto delle modificazioni che portano al sanguinamento per cui quando esso si trova in sedi anomale si verificano processi infiammatori e dolori, formazione di cisti contenenti sangue, aderenze.

L'endometriosi è un disturbo abbastanza comune e colpisce le donne in età fertile. In un'alta percentuale queste donne sono sterili.

Spesso questo disturbo è asintomatico, ma a volte può provocare dolori più accentuati prima e durante le mestruazioni, rapporti sessuali dolorosi, flusso mestruale particolarmente abbondante.

L'intensità del dolore è legata alla vicinanza del tessuto anomalo a terminazioni nervose. Si può anche verificare stimolo frequente a urinare e dolore all'atto della minzione.

In ogni caso ci si deve rivolgere al medico ginecologo.

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Bellezza in gravidanza

Durante la gravidanza si devono osservare alcune norme generali per il benessere fisico della futura mamma.

Il corpo femminile subisce un progressivo aumento di volume con conseguente comparsa di smagliature sul seno, sul ventre e sui fianchi. Occorre prevenirle con adeguati prodotti, applicando quotidianamente con massaggio di qualche minuto una crema specifica idratante ed elasticizzante.

Il massaggio è importante perchè stimola la microcircolazione superficiale e favorisce l'assorbimento dei principi attivi dei prodotti applicati.

E' bene bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, salvo parere medico diverso, e mantenere sotto controllo il peso corporeo, in modo da evitare un'eccessiva tensione della pelle.

Una volta alla settimana si può utilizzare anche un prodotto esfoliante che , eliminando le cellule morte superficiali, rende la pelle stessa più morbida e levigata, in grado di assorbire anche più facilmente i prodotti applicati. Si devono evitare i bagni troppo caldi e prolungati che favoriscono il rilassamento dei tessuti e la disidratazione.

Anche la dieta è importante : frutta, verdura ed oli vegetali rendono la pelle più elastica e ne rallentano l'invecchiamento.

I cambiamenti ormonali provocano l'aumento della produzione di melanociti, responsabili dell'iperpigmentazione cutanea che si verifica con l'abbronzatura, e  si verifica spesso il cosiddetto  "cloasma gravidico", cioè la formazione di macchie cutanee sul viso, nell'areola mammaria intorno ai capezzoli e sulla linea dell'addome fino alla parte superiore del pube (linea alba).

Questa colorazione scompare dopo il parto nel giro di qualche mese. Per evitare il problema è consigliabile evitare il più possibile  l'esposizione al sole, che stimola la produzione di melanina, e applicare sulla pelle una crema ad alto fattore protettivo.

Le macchie dipendono dal colore della pelle: le donne di carnagione chiara presentano macchie scure, mentre su quelle di pelle più scura si presentano macchie di colore chiaro.
Anche i prodotti cosmetici per il trucco devono contenere filtro solare adeguato.

Si deve inoltre mangiare molta frutta e verdura di colore arancione, contenenti  betacarotene in grado di favorire un'abbronzatura uniforme, ed assumere acido folico perchè pare che una carenza favorisca il cloasma gravidico.

Importante è la cura dei denti, che va eseguita come sempre con lavaggio accurato dopo i pasti, spazzolando dalle gengive verso la parte finale del dente, passaggio del filo interdentale, eventuale risciacquo con un collutorio disinfettante.

Le tinture per capelli e le permanenti possono essere utilizzate solo se di esclusiva composizione vegetale.
Sono ammessi i colpi di sole che non interessano la radice dei capelli e quindi non entrano in contatto con il cuoio capelluto.

In gravidanza è possibile che si manifesti gonfiore alle mani e , soprattutto, ai piedi, a causa della ritenzione di liquidi causata dalle variazioni di livelli ormonali.
Inoltre la pressione determinata dall'utero sulla vena cava, che raccoglie il sangue proveniente dagli arti inferiori, provoca spesso dilatazione dei capillari e delle vene degli arti inferiori , nonchè nel distretto emorroidario.

Tutti questi fenomeni si accentuano nella stagione calda e nell'ultimo trimestre di gravidanza, e sono più marcati alla sera.
Il formicolio ed il gonfiore alle mani invece si manifestano maggiormente al mattino e scompaiono con il movimento.

Si può avere sollievo indossando calze elastiche, evitando di stare in piedi troppo a lungo, usando scarpe comode con tacco basso, dormendo con gli arti inferiori leggermente sollevati rispetto al resto del corpo, facendo del movimento (nuoto, ginnastica per gestanti e/o passeggiate), evitando di indossare indumenti o guaine strette. 

Si deve in ogni caso interpellare il medico affinchè valuti la situazione.

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Contusioni

La contusione è conseguente a un evento traumatico che comprime e schiaccia i tessuti molli sottostanti la pelle, pur non provocando una lacerazione di quest"ultima. Si verifica più facilmente a livello di ossa più superficiali.

Ne vengono colpiti anche vasi sanguigni e linfatici con conseguente fuoriuscita di sangue.

Si distinguono, in base alla gravità, contusioni di I, II e III grado.

Quelle di I grado sono caratterizzate da lesioni di piccoli vasi sanguigni che causano la fuoriuscita di piccole quantità di sangue che va ad infiltrare i tessuti, per cui si forma un"ecchimosi bluastra che via via diventa giallastra. Il dolore  aumenta con il movimento e la pressione sulla parte interessata.
Le ecchimosi non richiedono alcun trattamento particolare.

Le contusioni di II grado portano alla formazione di ematoma, cioè raccolta di sangue derivante da rottura di vasi sanguigni di un certo calibro. Si può applicare una borsa del ghiaccio.
Se l"ematoma diventa eccessivamente esteso ci si deve rivolgere al medico.

Quelle di III grado sono causate da una compressione intensa e prolungata che provoca necrosi cutanea con colorazione prima biancastra, poi nerastra della pelle. Si forma anche una piaga.
Si deve intervenire per evitare infezione ed è comunque necessario l"intervento di un medico.

Le contusioni a livello dei muscoli possono essere particolarmente dolorose. Può essere utile applicare ghiaccio al momento del trauma.

Traumi a livello delle estremità e scarpe strette sono spesso responsabili dell"ematoma subungueale che interessa appunto i tessuti posti sotto l"unghia. 

ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

 

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