Il reflusso gastroesofageo è un fenomeno piuttosto diffuso nei bambini, specialmente nei lattanti.
L'esofago è separato dallo stomaco dallo sfintere esofageo inferiore, anello muscolare che normalmente si chiude quando lo stomaco, pieno di cibo, si contrae; nei bimbi ciò non avviene del tutto, per cui una parte di cibo torna indietro.
Si verificano quindi quei fenomeni di rigurgito e vomito così frequenti, appunto, nei neonati.
Si verificano diversi gradi di reflusso.
Nella maggior parte dei casi i sintomi sono rappresentati da rigurgiti che non influiscono con l'accrescimento del bimbo e quindi non devono allarmare i genitori. Non è necessario alcun trattamento farmacologico.
Verso il settimo mese di vita il problema si risolve con l'assunzione di pasti solidi e la posizione verticale durante il pasto stesso.
In altri rari casi invece il rigurgito è molto frequente e abbondante e quindi non solo interferisce con il normale incremento di peso, ma causa anche esofagiti con dolore associato.
In tal caso si deve ricorrere al medico pediatra che consiglierà le terapie più adeguate, che sono di tipo dietetico, posturale e farmacologico.
La diagnosi può essere fatta tramite la ph-metria delle 24 ore che consente la registrazione , nel corso di 24 ore, del numero di episodi di reflusso e della loro correlazione con la postura del bimbo e l'assunzione di cibo.
Per ridurre il problema si deve evitare l'assunzione di latte in modo troppo vorace e i cambiamenti frequenti della posizione del bimbo durante e dopo i pasti.
Meglio perciò cambiarlo prima della pappa.
Solitamente non è necessario cambiare tipo di latte.
Per facilitare la digestione può essere utile tenere il bimbo in posizione adatta e cioè non troppo sdraiato, anche elevando leggermente il piano del materasso in corrispondenza del tronco.
Se il disturbo è eccessivo ci si deve rivolgere al pediatra che valuterà la situazione per riconoscere un'eventuale malattia da reflusso gastroesofageo.
Leggi anche 'il reflusso gastroesofageo' a cura del Dott. Angelo Carli
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.