La terapia delle patologie collocate a destra della divisione biologica della Tavola dell"Omotossicologia richiede sicuramente un ragionamento più complesso da parte del medico.
In queste fasi la tendenza dell"organismo all"aggravamento e all"approfondimento della patologia per via degli accumuli di tossine nei vari distretti organici è la causa primaria dell"impregnazione dei tessuti, della loro degenerazione fino all"evoluzione neoplasmatica.
A livello biochimico il danno si rileva soprattutto al "sistema Ciclo di Krebs - Catena respiratoria - Fosforilazione ossidativa"
con formazione di composti tra tossine (per esempio aminogruppi liberi) e gruppi carbonilici che portano al blocco metabolico ed all"accumulo di neo-composti che potrebbero essere all"origine di formazioni neoplastiche.
La somministrazione di chinoni diluiti ed omeopatizzati alla D6 è in grado di dare una microstimolazione sufficiente a indurre lo sblocco delle reazioni biochimiche e la liberazione delle tossine "polimerizzate" nei tessuti.
Possono essere somministrate diverse sostanze ad azione deidrogenante come l"ubichinone, il parabenzochinone, l"antrachinone, il trichinoil, o composti carbonilici come il gliossale o il metilgliossale.
I chinoni costituiscono nel loro insieme i cosiddetti "Rimedi di fase" della sesta fase della Tavola dell"Omotossicologia e cioè della fase neoplasmatica.
Sono sicuramente da utilizzare se il paziente, per la sua patologia, si trova collocato in questa fase, ma possono esplicare un ottimo effetto di prevenzione se somministrati a soggetti con patologie collocabili in fasi precedenti ma con evoluzioni tendenti al peggioramento.
Sono da utilizzare inoltre in tutti i casi difficili dove gli altri rimedi, anche se ben scelti, non funzionano.
Il dosaggio deve essere oculato, magari iniziando con mezza fiala due volte alla settimana (in certi casi anche meno) per poi lentamente aumentare. Per la mia esperienza l"effetto migliore si ottiene usandoli in maniera alternata e prediligendo la diluizione D6 (Chinoni di Kock)
Per il loro potente stimolo alla depurazione tossinica i Chinoni devono sempre essere accompagnati nel loro utilizzo ad una terapia di drenaggio in grado di attivare gli emuntori più indicati.
E"interessante notare che il paziente "chinonico" è un soggetto che va alla ricerca dei tossici che hanno causato il suo stato patologico.
ANTRACHINONE
Derivato dall"ossidazione dell"antracene e contenuto nelle piante ad effetto lassativo (Senna, Rheum palmatum).
Rimedio del soggetto intossicato soprattutto dal punto di vista alimentare con problemi che si rilevano ovviamente a livello gastroenterico con episodi ricorrenti di diarrea dovuta a irritazione e distruzione della mucosa intestinale.
E" presente ipersensibilità dal punto di vista immunitario con iperfunzione tiroidea (soggetto simpaticotonico).
BENZOCHINONE
Chimicamente ha struttura simile al tocoferolo ed è il risultato del metabolismo intermedio nei tessuti degenerati.
Il Benzochinone ha una tale capacità nell"attrarre l"ossigeno che risulta bloccata ogni ossidazione nella catena respiratoria cellulare. E" da utilizzare nei soggetti che presentano patologie progressive gravi dovute ad intossicazioni croniche soprattutto di tipo ambientale. Per esempio animali che vivono in officine meccaniche o carrozzerie per cui sono a contatto costante con oli minerali, idrocarburi, solventi, vernici, ecc...
Possono manifestare problemi a carico dell"apparato respiratorio soprattutto di tipo dispnoico oppure a livello del sistema nervoso con anomalie di comportamento, ipersensibilità ed iper-reattività agli stimoli.
Dal punto di vista immunitario è un soggetto in iper-attività ed in ipo-funzione paratiroidea (molti soggetti presentano problemi del metabolismo calcio-fosforo).
PARABENZOCHINONE
Deriva dall"ossidazione dell"Idrochinone (incolore) che diventa Parabenzochinone (brunastro). [reazione tipica del liquido di sviluppo radiografico]. E" in grado di causare necrosi tissutali per contatto prolungato.
Rimedio del soggetto in stato di iperossidazione organica con tendenza alla degenerazione tissutale.
Da utilizzare in tutti i problemi proteici , nel loro dismetabolismo, nelle insufficienze epatiche e renali.
E" presente una insufficienza immunitaria legata ad uno squilibrio surrenalico con scarsa resistenza agli stress di vario genere che portano il soggetto ad un invecchiamento precoce.
Il suo uso dovrebbe essere costante in tutte le malattie virali gravi che si ripercuotono sulla totalità dell"organismo (leucemia felina, peritonite infettiva, ecc...)
Una somministrazione agisce per parecchio tempo fino a sei o addirittura dieci settimane
CHINIDRONE
Molecola chimica intermedia che si forma nel passaggio di trasformazione dall"idrochinone al parabenzochinone. Agisce da vettore di carbonili, ma nel caso di aggregati cellulari alterati metabolicamente dall"impregnazione tossinica, i carbonili possono rimanere accoppiati al chinidrone senza arrivare alle cellule che ne hanno bisogno per le ossidazioni.
Rimedio delle intossicazioni iatrogene conseguenti soprattutto ad abuso di terapie antibiotiche o a soppressioni con farmaci antinfiammatori o antipiretici.
Rimedio dello stato di carente ossidazione cellulare con conseguente ridotto potere detossicante cellulare.
IDROCHINONE
Non è un chinone essendo una forma ridotta, intermedio della fosforilazione ossidativa.
Rimedio dei soggetti giovani ed ipersensibili ai cambiamenti di temperatura; manifestano un deficit timico, carenze vitaminiche del gruppo B, che possono condizionare problemi al sistema nervoso periferico. E" presente un"iperfunzione tiroidea.
NAFTOCHINONE (contenuto p.es. in Juglans regia, Drosera)
Deriva dall"ossidazione della naftalina come tutte le vitamine K.
Ha un effetto distruttivo soprattutto sulla mucosa intestinale impedendo l"assorbimento degli oligoelementi, che vengono eliminati come composti insolubili, ed il riassorbimento degli acidi biliari a livello del grosso intestino.
Soggetto apatico, anoressico, vagotonico, ipotiroideo con patologie di tipo degenerativo a livello gastroenterico con difficoltà di assimilazione. Ha azione specifica sul sistema linfatico del apparato respiratorio e digerente (placche del Peyer)
(rimedio da utilizzare nella Parvovirosi felina o canina)
UBICHINONE O COENZIMA Q
Sostanza molto diffusa in natura, da cui il suffisso ubi-.(siero di sangue, urina, uova, fegato, piante come la viola tricolor)
Presente soprattutto a livello mitondriale dove costituisce elemento essenziale della catena respiratoria. (Funge da trasportatore aggiuntivo che lega le flavoproteine al Citocromo B, esso si trova in forma chinonica in condizioni aerobiche ed in forma chinolica in condizioni anaerobiche. E" un costituente dei lipidi mitocondriali ed è presente in eccesso stechiometrico; chimicamente è simile alla Vitamina K, la Vitamina E ed ai Plastochinoni presenti nei cloroplasti.
Rappresenta il rimedio principale di stimolo e di sblocco della fosforilazione ossidativa.
Il soggetto è vagotonico, pletorico, ipoergico dal punto di vista immunitario. E" presente uno squilibrio ipotalamico che influenza tutto il sistema neuroendocrino.
Ha azione soprattutto a livello cutaneo nelle degenerazioni o nelle affezioni purulente croniche come le piodermiti.
Ha anche azione specifica a livello della rodopsina e nella amaurosi iniziale.
GLIOSSALE E METIL-GLIOSSALE ( CARBONYLGRUPPEN SSR)
Sostanze chimiche carcinogenetiche che diluite e dinamizzate divengono farmaci della reattività organica bloccata a causa di vari motivi come problemi iatrogeni conseguenti a somministrazioni di farmaci allopatici, intossicazioni croniche, malattie virali gravi in grado di determinare sintesi proteiche cellulari anomale con ripercussioni gravi sulla globalità dell"organismo.
Sono soggetti in fase degenerativa preneoplastica o neoplastica che non reagiscono ai comuni rimedi omeopatici.
Da utilizzare nei disturbi del metabolismo lipidico con ipercolesterolemia ipertrigliceridemia
ACIDO RODIZONICO
È un ibrido tra Parabenzochinone e il Trychinoyl.
E" da utilizzare in tutti i disturbi del metabolismo glucidico, nel dismetabolismo
pancreatico e post-radioterapico
E" l"unica sostanza in grado di eliminare lo stronzio 90 dal tessuto osseo
La mia esperienza dell"utilizzo dei chinoni riguarda soprattutto le affezioni dei piccoli animali con particolare riguardo per le malattie infettive dei felini, ma non solo per esempio:
Parvovirosi
Peritonite infettiva
Leucemia felina
Immunodeficienza virale
Linfomi in genere
Dott. Carlo Giulianelli
Medico Veterinario
Torino