Medicina funzionale di Regolazione

A cura della Dott.ssa Monica Viotto

LOGO COMPLETO con CUORE 100
Via Angrogna, 3 - 10139 TORINO
https://medicinaintegratatorino.wordpress.com/

 

curriculum e specializzazioni

 

FB
google business
nextdoor

 

       
     
 
 
  Equilibrio acido-basico, cos’è e perchè curarsene  
  Disturbi del sonno: un approccio di cura integrato  
  Autismo: gli approcci integrativi sono efficaci?  
  Micoterapia: il potere terapeutico dei funghi  
  5 motivi per cui il miele dovrebbe essere nella tua cassetta dei medicinali  
  Sei ragioni per provare l’estratto di semi d’uva  
  Gravidanza più serena con la medicina complementare ed integrata  
  Sapevi che la tua casa potrebbe influenzare la tua fertilità?  
  Quattro opzioni naturali per la sindrome da affaticamento cronico
  Effetti analgesici e antinfiammatori del magnesio  
  7 Attività “basate sull’evidenza” per il morbo di Parkinson  
  Omeopatia: Dio salvi la medicina della regina  
  La medicina integrata per il trattamento delle patologie della pelle  
  È possibile essere allergici all’elettricità?  
  Tutto quello che dovresti sapere sul tuo ritmo circadiano
  Conoscere l’acne per combatterla dalla radice  
  La medicina integrata per i disturbi del pavimento pelvico  
  Il massaggio metamorfico in gravidanza, un aiuto meraviglioso in un momento di transizione e trasformazione  
  Mangia un arcobaleno: alimenti funzionali e loro componenti colorati  
  Trattamenti alternativi e complementari per mal di testa ed emicrania  
  La Medicina complementare per le malattie autoimmuni  
  Fibromialgia e medicina integrata: la ricerca spiega l’efficacia dei trattamenti  
  13 grandi vantaggi dello sport  
  I benefici del canto per la salute e il benessere  
  La psoriasi  
  Terapie complementari per il diabete  
  6 terapie complementari per l’ictus cerebrale  
  Usa il cuore per restare connesso con il tuo cuore  
  Olfattoterapia  
  Prevenzione personalizzata contro l’influenza stagionale  
  27 modi in cui i cani possono migliorare la tua salute  
  Herpes zoster o Fuoco di Sant’Antonio: cos’è e come trattarlo olisticamente
  Combattere la caduta dei capelli con la Medicina Complementare  
  Ripristinare il colore della pelle contro la vitiligine
  I trattamenti complementari per il disturbo dello spettro autistico
  Punture di insetti: come prevenirle e trattarle con la medicina complementare  
  Aromaterapia e Parkinson, quali benefici  
  Impedenzometria  
  Tutto quello che dovresti sapere sulla dieta chetogenica  
  IONOFORESI: un trattamento per molti problemi
 
  Disturbi del sonno: come migliorare il proprio riposo senza farmaci  
  Smettere di fumare con la medicina integrata  
  Parkinson: le terapie complementari e come sceglierle  
  Prevenzione del tumore al collo dell'utero  
  L’agopuntura auricolare può aiutare a gestire il dolore, l’ansia e la depressione  
  Le terapie complementari per il trattamento della menopausa  
  Psoriasi: l’approccio della medicina integrata  
  I cardini della prevenzione  
  Post vacation blues  
  Forza fisica femminile e maschile  
  Il fumo della sigaretta e le altre dipendenze  
  Metodo Kousmine  
  Stress ossidativo  
  Soffio di vita  
  Purificazione di mente e corpo: il digiuno  
  Primum non nocere: Medicina Funzionale di Regolazione  
  Psicodipendenze: nuove frontiere  
  Fibromialgia: la stanchezza cronica  
  L'alimentazione come terapia  
  Stress ossidativo e prestazione sportiva  
   
 
 

I cardini della prevenzione

   
 

Che cos’è la prevenzione?

Secondo la Treccani “la prevenzione, in campo medico, è il tentativo di evitare la comparsa di una malattia, o di una sua specifica manifestazione o di un suo aggravamento o recidiva fino a un possibile evento fatale, nonché il complesso delle procedure messe in atto per raggiungere questo scopo.”

Cioè è un’adozione di una serie di provvedimenti per cautelarsi da un male futuro.

Quali sono le modalità  per il mantenimento della salute?

Dal mio punto di vista le modalità per mantenere lo stato di salute più a lungo possibile sono da ricercarsi su tre piani diversi:

-       attività fisica;

-       alimentazione sana e corretta

-       pensiero creativo o coerente.

Se le tre situazioni sopra menzionate si applicano in maniera armonica, si ha la possibilità  di stare bene a lungo.  La consapevolezza dell’esistenza di questi tre cardini è già di per sé una buona condizione, la consapevolezza è già di per sé un elemento importante, che mette in moto la capacità di avere la libertà di scegliere e quindi di agire.

Vediamo meglio come si possono applicare quotidianamente i cardini della buona salute o comunque le forme preventive o, perché no, possono anche essere, modulate in base alla patologia di cui il soggetto soffre, delle forme da affiancare alla comune terapia che si sta già utilizzando.

L’attività fisica è stata da sempre ritenuta un elemento importante. Tanto che agli albori era fonte di svago e di divertimento, con poca matrice agonistica e assunse più una connotazione medico-spirituale-ginnica, nelle zone Mediorientali, mentre nel bacino del Mediterraneo ebbe una valenza più atletico-rituale. Per gli antichi era disciplina di studio ed era ritenuta una materia scolastica, a cui si dava ampio spazio.

Attualmente  sull’attività fisica si sono fatti studi e si è visto che è un buon fattore preventivo e curativo. Fare attività fisica almeno 3 volte a settimana, senza sovraccaricare troppo il proprio sistema, può essere  buona metodica. Quindi nel momento in cui si decide di iniziare a fare attività fisica, scegliere una disciplina in base alle proprie capacità o in seguito al consiglio del medico e poi praticarla  in maniera graduale soprattutto all’inizio.

Dal mio punto di vista c’è una buona metodica che si chiama Nordic Walking (NW), che è un buon connubio fra attività fisica e benessere mentale, adatta a tutte le età ed indipendentemente dal sesso. Nasce come in Finlandia, per poi giungere in Italia all’inizio di questo secolo. E’ un metodo che utilizza il camminare con i bastoncini, come mezzo di rieducazione posturale ed al fine di utilizzare il proprio corpo in modo consapevole. E’ una metodica economica, versatile ed efficace. Dal mio punto di vista è una buona metodica perché è un potersi avvicinare allo sport senza dover spendere cifre enormi né di attrezzatura, né di struttura in cui si svolge la stessa. Inoltre è una tecnica che si attua all’aperto (in mezzo alla natura) e che ha raccolto molti studi da parte degli stessi medici (molti istruttori di NW sono anche dei professionisti sanitari).

Vediamo più da vicino perché l’attività fisica fa bene: c’è un miglioramento sul sistema cardio-circolatorio del sangue (riduce il rischio di morte prematura), diminuisce il rischio di morte per infarto del miocardio e per malattie cardiache, prevenzione o riduzione  l’ipertensione; riduzione del rischio di sviluppo del diabete di tipo 2; riduzione e prevenzione dell’osteoporosi; riduzione del peso e del rischio di obesità; benefici su tutto l’apparato muscolare e scheletrico; migliora l’ossigenazione dei tessuti; aumento della produzione di endorfine (neurotramettitori con azione eccitante ed analgesica, prodotte nel nostro sistema) ; rilascia la tensione muscolare; agisce sull’attività neuronale. Diversi studi, infatti, dimostrano che l’attività fisica, soprattutto quella di tipo aerobico (camminate, corse, vari tipi di sport) ha un’azione protettiva del cervello e, in generale, del tessuto nervoso. Si è visto che incrementa le abilità cognitive, attenua i deficit motori, stimola la produzione di nuove cellule nervose, migliora i deficit neurologici che si manifestano in malattie neurodegenerative, come possono essere l’Alzheimer e la Sclerosi Multipla.

Inoltre, una regolare attività fisica, riducendo la perdita di neuroni collegata all’età, si comporta come un potente fattore antinvecchiamento e consente un controllo dell’infiammazione nel cervello.

Infine, gli effetti cerebrali dell’esercizio fisico sono del tutto simili a quelli prodotti dai più moderni farmaci antidepressivi e ansiolitici.


Che cosa vuol dire “alimentarsi”? Vuol dire assumere nutrienti, quindi vuol dire nutrirsi. Abitualmente sappiamo che cosa mangiamo? Quanti di voi hanno davvero consapevolezza di che cosa mangiano? E’ importante seguire un’alimentazione sana e corretta: noi siamo quello che mangiamo!! Il cibo non è solo costituito da elementi con valore calorico ed energetico, ma la composizione quali-quantitativa della dieta condiziona i sistemi di regolazione neuro-ormonale, che a loro volta condizionano le scelte alimentari.

Gli alimenti interagiscono con i neurotrasmettitori (sostanze chimiche che veicolano le informazioni, fra le cellule  componenti il sistema nervoso) cerebrali influenzando la produzione ormonale, quindi condizionando la sintesi e la secrezione degli ormoni stessi.

Se poi si mangia in maniera non corretta, si va a nutrire i depositi di grasso (adipe).

Che cos’è il sistema adiposo? E’ un struttura di accumulo, di riserve e non solo. Si conoscono due tipo di tessuti adiposi, quello bianco e quello bruno, con funzioni ed anatomia diversa. Il tessuto adiposo bianco accumula lipidi (grassi) per ridistribuirli durante il digiuno agli organi ed ai tessuti dell’organismo ed ha una secrezione ormonale di numerose sostanze implicate prevalentemente nel bilancio energetico. Il tessuto adiposo bruno invece, utilizza i lipidi per garantire l’omeostasi (equilibrio) termica dell’organismo, producendo calore. Inoltre il tessuto adiposo bruno viene attivato dall’attività fisica e da temperature intorno ai 22 gradi. I due tessuti hanno la caratteristica di potersi l’uno trasformare nell’altro e si pensa, da studi fatti, che l’attività fisica abbia questa capacità.

Inoltre i nutrienti, si pensi agli omega 3 (acidi grassi insaturi) e non solo, sono direttamente responsabili della composizione delle membrane cellulari, …. Le stesse se prodotte da acidi grassi saturi o insaturi, hanno valore fisiologico diverso, sono più o meno pro-infiammatorie.

Tutto quello che si è detto sinora ci porta a dedurre che l’alimentazione possa condizionare la salute fisica ed emotiva. Quindi mangiare sano ed in maniera corretta è di per sé una modalità saggia per fare un lavoro di prevenzione. Inoltre facendo attività sportiva non ci si può permettere di essere “appesantiti” da un’alimentazione scorretta.

Il terzo cardine della prevenzione risiede nell’emotivo. Un pensiero ben strutturato e su un versante più positivo, quindi creativo, anziché negativo, darà all’organismo un benessere sistemico. Nel pensare in maniera creativa, che non si intende il diventare pittori od attori  ma si riferisce ad un atteggiamento psicologico di apertura attraverso cui si abbandona il vittimismo e si cominciano a vedere anche i problemi come opportunità, si comincia ad attivare un pensiero che cerca soluzioni. Attraverso il pensiero creativo, capacità innata e presente in tutti, si riesce ad avere anche un atteggiamento comportamentale differente. Infatti le persone che riescono ad applicare questa modalità di pensiero, sono in genere più autonome, sensibili, risolute, avventurose e con maggiore capacità di accettare se stessi. Significa non solo pensare a qualcosa, ma anche realizzarlo, quindi significa trovare soddisfazione  nell’utilizzare al meglio le proprie potenzialità cerebrali. Le persone che riescono ad essere di pensiero creativo hanno la capacità di essere in grado di essere immersi “nel compito” con elevato coinvolgimento e controllo della situazione, focalizzazione dell’attenzione e riduzione sensibile dei livelli di ansia e noia. Avere la capacità di focalizzare l’attenzione su un compito specifico fa sì che il sistema esecutivo, lo esegua al massimo livello ci competenza ed efficienza. Durante il pensiero creativo, c’è la cooperazione dei due emisferi. Il pensiero creativo dà la capacità da parte del sistema di trovare tanti collegamenti insoliti per risolvere le situazioni.  La capacità creativa dell’uomo è come la scintilla divina.

Quindi si può dire che l’utilizzo di questi tre grossi cardini, possa essere una buona risposta per avere una migliore qualità di vita e una vita migliore.


Dr.ssa Monica Viotto

 
   
 

 

 

Contenuti calorici

Si indicano di seguito i contenuti calorici medi degli alimenti più comuni, espressi in Kcal per 100 g di alimento.

 

Agnello 105
Albicocche 28
Amarene 41
Amido di mais, di patate 362
Ananas fresco 40
Ananas sciroppato 78
Ananas, succo di (non zuccherato) 49
Arachidi tostate 597
Aragosta 88
Arance 34
Arance, succo di (non zuccherato) 33
Asiago (formaggio) 375
Asparagi 29
Avena (farina o fiocchi) 390
Avocado 214
Banane 66
Barbabietole 42
Bel Paese (formaggio) 380
Biscotti secchi 411
Brioches 424
Brie (formaggio) 270
Broccoli 27
Brodo di carne sgrassato 8
Bue, costata di 315
Bue, filetto di 122
Burro 758
Cacao in polvere 467
Cacao zuccherato e latte in polvere 368
Caciocavallo (formaggio) 417
Caciotta di pecora 368
Caffè tostato 350
Calamari 68
Capretto, costoletta di 195
Caramelle 359
Caramelle di liquirizia 38
Carciofi 22
Cardi 9
Carne in scatola 114
Carote 10
Carote, succo di 27
Carpa 140
Caviale 337
Cavolfiore 22
Cavolini di Bruxelles 37
Cavolo 27
Cavolo-verza 19
Cipollotti 27
Coca-Cola 39
Cocomero 15
Coniglio 160
Coppa di Parma 465
Corn-flakes 364
Cotechino 393
Costoletta di maiale 341
Crakers 470
Crescenza (formaggio) 247
Dadi per brodo 48
Danese (formaggio) 268
Datteri secchi 253
Dentice 105
Emmenthal (formaggio) 395
Fagioli freschi 100
Fagioli secchi 320
Fagiolini verdi 17
Faraona 113
Fecola di patate 345
Fette biscottate 410
Fichi freschi 47
Fichi secchi 264
Filetto di bue 122
Filetto di maiale 168
Finocchi 6
Fontina (formaggio) 362
Formaggini (1=25 g) 309
Formaggio di capra 338
Fragole 27
Frumento: crusca 323
Frumento: farina bianca di grano duro 365
Frumento: farina bianca di grano tenero 364
Frumento: farina integrale di grano tenero 335
Frutta candita 335
Funghi freschi 35
Funghi secchi 310
Gallette 413
Gallina 195
Gamberi d’acqua dolce 80
Gelato 100-250
Gorgonzola (formaggio) 359
Granchi 95
Grissini 376
Grissini all’olio 433
Hamburgers surgelati (1=100 g) 224
Lamponi 34
Latte di mucca intero 65
Latte di mucca scremato 37
Latte di mucca parzialmente scremato 49
Lattuga 15
Lenticchie secche 334
Limone 11
Lingua di bue salmistrata 262
Lingua di vitello 130
Luccio 81
Maiale, carne magra 149
Maiale, filetto 168
Majonese 655
Mais 360
Mandaranci 53
Mandarino 72
Mango 52
Manzo, carne grassa 335
Manzo, carne magra 129
Margarina 742
Marmellata di albicocche 221
Melanzane 15
Mele cotogne 34
Mele 54
Melone 31
Merluzzo 83
Miele 316
Mirtilli 42
Mitili (cozze) 72
More 57
Mortadella 396
Mostarda 275
Mozzarella di bufala 340
Mozzarella di mucca 250
Nasello 75
Noci secche 680
Olio di oliva vergine 900
Olio di semi 910
Olive verdi conservate 150
Orata 80
Orzo, farina di 354
Ostriche 69
Palombo 80
Pancetta di maiale 632
Pane al latte 394
Pane bianco di frumento 276
Pane integrale di frumento 240
Pane di granoturco 240
Pane di segale 263
Pane all’olio 408
Pane integrale di segale 262
Pane bianco tipo rosetta o michetta 265
Panna 341
Panna montata 288
Parmigiano 397
Pasta di grano duro (cruda) 389
Pasta all’uovo (cruda) 363
Pasta di grano duro cotta (cruda=50 g) 154
Patate novelle 72
Patate dolci 123
Pecorino fresco (formaggio) 332
Pecorino stagionato 453
Peperoni 22
Pere 41
Pesche 27
Pesche sciroppate 85
Pesce minuto da frittura 81
Pesce persico 92
Pesce spada 118
Piselli freschi 76
Piselli secchi 342
Piselli surgelati 73
Pollo 206
Polipo 55
Pomodori 17
Pomodoro pelato conservato 12
Pomodoro, doppio concentrato 100
Pompelmo 21
Pop corn 366
Prosciutto cotto 422
Prosciutto crudo 504
Provola (formaggio) 354
Provolone fresco (formaggio) 261
Provolone stagionato (formaggio) 470
Prugna fresca 31
Prugna secca 152
Radicchio rosso 7
Ravanelli 11
Ricotta romana di pecora (formaggio) 322
Ricotta di mucca 375
Riso brillato 357
Riso non brillato 360
Riso, farina di 358
Robiola (formaggio) 356
Salame suino 465
Salmone affumicato 211
Sardine fresche 115
Sardine salate 133
Sardine sott’olio 214
Scamorza (formaggio) 209
Scarola 20
Sedano 20
Segale, farina 357
Seppie 75
Sgombro 170
Soia, farina di 403
Soia, semi di 420
Sogliola 84
Sottaceti 61
Spigola (branzino) 82
Spinaci freschi 34
Spinaci surgelati 25
Storione 89
Stracchino (formaggio) 310
Strutto 902
Tacchino 230
Tacchino, petto di 144
Tacchino, coscia di 252
Tacchino, ala di 241
Taleggio (formaggio) 314
Tinca 78
Tonno fresco 221
Tonno sott’olio 258
Torrone 434
Triglia 119
Trota 86
Uova di gallina intere 155
Uova di gallina, albume 47
Uova di gallina, tuorlo (uovo medio) 360
Uova di gallina: valori per uovo medio: 76
- intero 55 g 16
- albume 32 g 62
- tuorlo 17 g  
Uva 70
Vitello, costata o nodino di 164
Vitello, carne magra 113
Vitello, carne grassa 204
Vitello, cervello di 122
Vongole 74
Yogurt bianco da latte intero 63
Yogurt bianco da latte scremato 36
Zucchero raffinato 398
Zucchine 17

 

Il Cocomero

Quando il caldo diventa intenso, niente è meglio di una fetta di cocomero: dolce, fresco e dissetante, il cocomero è il simbolo dell’estate. Originario dell’Africa tropicale, dove era già coltivato ai tempi degli antichi Egizi, oggi è largamente diffuso in tutto il mondo, dove è apprezzato per i suoi grossissimi frutti pieni di una polpa molto acquosa, ricca in Sali minerali e vitamine. Per l’elevato contenuto in acqua il cocomero ha un basso apporto calorico, solo 16Kcal per 100 grammi, ha funzionalità diuretiche, depurative e un elevato indice di sazietà che lo rende particolarmente adatto nelle diete ipocaloriche. Il sapore dolce di questo frutto è dato, oltre che dal modesto quantitativo di zuccheri, dalla presenza di particolari sostanze aromatiche. Molti lo considerano poco digeribile, soprattutto se consumato alla fine dei pasti, ma questo effetto dipende dal suo elevato contenuto in acqua che diluisce i succhi gastrici rallentando la digestione.  La coltivazione è particolarmente diffusa in Cina, Russia,Turchia, Brasile e Stati Uniti. In Italia le principali regioni coltivatrici e produttrici di cocomero sono l’Emilia Romagna, la Puglia e il Lazio. Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, Ferrara è la provincia maggiormente vocata, seguita da Reggio Emilia.

Il cocomero (Citrullus lanatus), chiamato anche anguria o melone d’acqua, è una pianta erbacea rampicante annuale appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee. La sua coltivazione richiede terreni fertili e profondi, ben drenati e ricchi di sostanza organica decomposta.

Il frutto, un peponide che raggiunge la maturità 30-50 giorni dalla fecondazione del fiore, ha forma da sferica a ovoidale in relazione alla coltivazione e il peso può variare da 2 ad oltre 20 Kg. La buccia è liscia, di colore verde uniformemente distribuito o screziato di bianco e giallo. La polpa varia dal giallo chiaro al rosso scuro.

Dal punto di vista nutrizionale il cocomero è un alimento scarsamente calorico ma con buon potere saziante grazie all’elevato contenuto idrico. Una porzione di cocomero (200 grammi) fornisce infatti solo 32 Kcal dovute esclusivamente al contenuto di carboidrati semplici. Grazie al contenuto acquoso il cocomero ha per l’organismo un notevole potere idratante ed effetti diuretici che aiutano la corretta pulizia dei reni. Il contenuto zuccherino del cocomero, e della frutta in generale, viene espresso tramite il grado di Brix che rappresenta un importante parametro qualitativo per il mercato. Un grado Brix elevato è indice di una migliore serbevolezza del  frutto. Sotto questo aspetto la varietà Myaco ( cocomero tondo) risulta essere la più interessante. Il cocomero è un buon apportatore di potassio e magnesio, utili per combattere il senso di spossatezza che assale tipicamente per la calura estiva. Il potassio, svolge un ruolo fondamentale per l’organismo ed interviene nella maggior parte delle funzioni vitali: regola il contenuto di acqua nelle cellule e ne controlla la pressione osmotica, è coinvolto nei processi di trasmissione dell’impulso nervoso, nel controllo della contrazione muscolare e della pressione arteriosa.

Il magnesio, elemento fondamentale per il corretto funzionamento di ben 350 enzimi, svolge un ruolo fondamentale in molti processi metabolici come la glicolisi, nonché la sintesi degli acidi grassi, delle proteine e degli acidi nucleici. Partecipa, inoltre, alla trasmissione dell’impulso nervoso, a processi di mineralizzazione e di sviluppo scheletrico. In 100 grammi di polpa sono contenuti mediamente 140 mg di potassio e 10 mg di magnesio.

Come tutta la frutta anche il cocomero è ricco di vitamina C (10-15 mg per 100 grammi). Questa vitamina, assunta con la dieta viene assorbita già a partire dalla bocca, nello stomaco e soprattutto a livello dell’intestino tenue grazie ad un processo di diffusione attiva sodio dipendente.  L’elevata concentrazione di vitamina C attribuisce al cocomero un elevato potere antiossidante utile a combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento. A questo si sommano le proprietà antiossidanti e antitumorali dei carotenoidi, tra i quali il licopene a cui è dovuto il colore rosso del cocomero.  


Dr. Angelo Carli

FB 2

instagram

 

linkedin

privacy informativa

Privacy Policy

Privacy Policy