Le regole d'oro per le vostre gambe

     
     
 
  1. Evitare di stare fermi, in piedi o seduti per periodi troppo lunghi. Facendo 20 passi ( o sollevandovi 20 volte sulle punte dei piedi), mettete in azione la 'pompa plantare' che scarica le vene delle gambe.

  2. Se siete costretti a letto per qualunque motivo, muovete spesso le gambe: il miglior esercizio è quello di 'pedalare' 20 volte a gambe all'aria, come foste in bicicletta ( si mette così in azione la 'pompa muscolare')

  3. Evitate l'esposizione diretta e prolungata delle vostre gambe a fonti di calore ( stufe, caloriferi, caminetto, ecc..) Rinunciate anche a fare bagni in acqua troppo calda. Il calore eccessivo tende a dilatare la parete delle vene. Il bagno ideale va fatto ad una temperatura di 34-36°C dopo aver messo nella vasca un chilo di sale da cucina o 100 g di allume. Una norma utilissima è quella di fare una doccia fredda sulle gambe prima di coricarsi.

  4. Durante la giornata lavorativa o i lavori domestici prestate attenzione quando vi muovete a non urtare con le gambe oggetti contundenti, specie in presenza di vene varicose. Piccoli traumi nei soggetti con varici possono causare flebiti o ulcerazioni. Se si perfora una vena varicosa è opportuno tenere l'arto elevato e comprimere la vena con un batuffolo di cotone. E se l'emorragia è copiosa e non accenna a smettere allertare il 118.

  5. Riducete o meglio ancora, eliminate il fumo, che risulta essere uno dei grandi nemici sia delle vostre arterie che delle vostre vene.

  6. Mantenete costantemente sotto controllo il peso corporeo: il sovrappeso arreca danno anche alle vostre gambe.

  7. Fate molto uso di frutta e verdura. Riducete o evitate cibi piccanti, alcolici e caffè. Una dieta ricca di zolfo, potassio, vitamina C e di acqua leggera ( a basso residuo fisso) aiuta a prevenire e a curare la cellulite.

  8. Tenete regolato al meglio il vostro intestino: la stitichezza può causare ostacoli alla circolazione venosa e recare danno alle vostre gambe. La stipsi peggiora anche la malattia emorroidaria e ne facilita il sanguinamento.

  9. Dormite sempre con gli arti inferiori posti ad un livello più alto rispetto al cuore: basta mettere un cuscino sotto il materasso, in corrispondenza dei piedi, in modo da alzarlo di circa 15-20 cm.

  10. Evitate indumenti che stringano eccessivamente le vostre gambe o le cosce ( jeans troppo aderenti, giarrettiere, elastici, ecc)

  11. Rivolgetevi al vostro medico per l'utilizzo di eventuali calze elastiche. Non fate mai l'azzardo di metterle senza consultare uno specialista, potrebbero essere inutili o assai pericolose.

  12. Evitate tacchi troppo bassi o troppo alti: l'altezza ideale è di 3-5 cm. Correggete anche con plantari eventuali difetti dei piedi e della vostra andatura facendoveli prescrivere da un podologo o da un posturologo.

  13. Al mare, d'estate, evitate di tenere le gambe troppo esposte al sole. Fate bagni frequenti, o docce fredde. Non fate sabbiature specie se ci son vene varicose o molti capillari evidenti.

  14. Durante le vostre vacanze al mare, fare lunghe passeggiate in acqua con l'accortezza di stare a bagno almeno fino alla vita.

  15. Quando siete costretti a lunghi viaggi in auto, fate almeno ogni due ore una sosta per brevi passeggiate: risulterà salutare non solo per le vostre gambe! Di recente i media hanno enfatizzato la comparsa di trombosi venose ed embolia polmonare dopo lunghi viaggi in aereo. La trombosi venosa profonda si verifica in realtà prevalentemente in persone predisposte che volano per più di 12 ore.

  16. Se viaggiate in aereo o in treno, alzatevi spesso e fate almeno 20 passi. Se siete costretti a sedere alzate alternativamente tacco e punta dei piedi una ventina di volte ogni tanto.

  17. Se possibile praticate il nuoto, che è lo sport ideale per le gambe, sia per il movimento che per il contatto benefico con l'acqua. L'acquagym associa ai benefici dell'acqua il miglioramento del tono muscolare.

  18. Sottoponetevi, se vi è possibile, almeno ogni 15 giorni ad un massaggio manuale delicato che migliora il drenaggio vascolare.

  19. Se potete, praticate jogging o, in alternativa, fate lunghe passeggiate a passo svelto. Curate anche con molta attenzione la scelta delle scarpe più idonee. Meglio spendere qualche euro in più e avere la certezza di qualità che risparmiare ed essere pieni di dolori!

  20. Una attività sportiva alla portata di tutti è quella di fare le scale a piedi quando ce n'è l'occasione. Usate l'ascensore il meno possibile: le vostre gambe ne trarranno grande vantaggio.

Dr. Angelo Carli

 

 

 
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Ipertensione

Si tratta fondamentalmente di una dieta a basso contenuto di sodio. L'uso del sale da tavola (cloruro di sodio, chimicamente NaCl) dovrebbe essere ridotto a non più di 4-5 g al giorno.
Vediamo alcune regole di carattere generale:

  • Evitare di usare il sale a tavola
  • Limitare il più possibile l'uso di sale nell'allestimento dei cibi
  • Evitare tutti i cibi che per la loro conservazione siano stati trattati con alte concentrazioni di sale (in salamoia, essiccati o affumicati ecc.), per es.
    • Salumi cotti e crudi, bresaola, coppa, salsiccia, wurstel,pancetta
    • In generale tutti i cibi conservati in scatola (carni, verdura...)
    • Pesce conservato in salamoia o essiccato sotto sale (merluzzo, baccalà, acciughe, aringhe ecc.).
    • Olive, capperi, cetrioli.
    • Nocciole salate, pistacchi, arachidi.
    • Verdure essiccate per condire (sedano, cipolla, aglio ecc.)
    • Salse ad alto contenuto di sale (salsa di soia, salsa worchester, ketchup ecc.).
    • Grissini conditi, crackers, biscotti (nella preparazione di certi biscotti spesso si usano alte dosi di sale)
  • Infine escludere dalla dieta tutti i formaggi ed altri derivati del latte nell'allestimento e conservazione dei quali vengano usate alte dosi di cloruro di sodio, ad eccezione per esempio di yogurt, ricotta e mozzarella.
A tali consigli alimentari andranno sempre anteposte le indicazioni dietetiche del Medico curante o dello Specialista.


Post vacation blues

     

 

 

E’ la sindrome del rientro, quella che colpisce, secondo i dati Istat, un italiano su dieci. E’ una fonte di disagio psicofisico, con sintomi di natura ansioso-depressiva, che coglie dal ritorno dalle vacanze e che ha come sintomi stanchezza, astenia, disturbi a carico del sonno, debolezza muscolare, irritabilità, paura di non essere all’altezza nello svolgimento dei semplici compiti quotidiani, difficoltà a concentrarsi.

Durante il periodo di vacanza si cambiano le abitudini e quindi l’organismo fa fatica a riabituarsi ai vecchi ritmi che la vacanza aveva fatto accantonare. Così pure nei primi giorni di ferie si fa fatica ad entrare nello stato di rilassamento. La differenza è che l’ingresso in vacanza dà la possibilità di entrare in una situazione piacevole, mentre il rientro nei ritmi della quotidianità non sempre è così piacevole. Un fatto curioso a proposito del post vacation blue è la durata della vacanza: più è breve e meno facilmente si ha il problema della sindrome del rientro, più è familiare il luogo dove si va in villeggiatura e minore saranno i sintomi della sindrome. Invece, più prolungato è il tempo lontano dalla routine più facilmente si può andare incontro a quell’effetto che si definisce come effetto wash out, cioè il timore di non essere più efficienti e all’altezza come lo si era prima delle vacanze.

Per affrontare il rientro in maniera adeguata, bisogna utilizzare una serie di strategie che sono date anche solo dal semplice rientro in routine in maniera graduale, l’accettazione dei sintomi, concedendosi il tempo necessario per tornare in forma e mantenendo pensieri positivi. Inoltre è importante ritagliarsi del tempo da poter dedicare alle proprie cose che gratificano e che alleviano la routine del quotidiano, si potrebbe inserire l’attività fisica all’aria aperta, ottimo antistress, che mantiene gli effetti benefici della vacanza sia sul piano fisico che psichico. C’è comunque da considerare che la sindrome del rientro è passeggera, tende ad esaurirsi con l’effetto benefico del riposo vacanziero. La vacanza comunque è importante perché rinsalda i legami importanti della propria vita e dà “nutrimento” alle relazioni, aspetto da non sottovalutare, in quanto elemento importante nella vita di ciascuna persona. Il tempo della vacanza dà la possibilità di dedicarsi a noi stessi ed ai nostri cari.
Studi condotti su persone che fanno vacanze regolari e soggetti che non le fanno, hanno evidenziato che i coloro che “staccano la spina” sono più protetti dalle forme depressive (studio del 2005 dal Marshfield Clinic di Wisconsin) e dalle malattie cardiache, con una riduzione, del rischio di infarto e di morte di quei soggetti che non vanno in vacanza. E come dice Frank Farley,  PhD ,  importante psicologo clinico, professore alla Temple University di Philadelphia, ed ex presidente della American Psychological Association, “Le vacanze non sono banali”.

Oltre a queste semplici strategie, è possibile lavorare anche attraverso l’alimentazione sana e leggera, utilizzando la stessa come fonte di disintossicazione ed inoltre ci si può far aiutare dal mondo della medicina integrata con l’utilizzo di rimedi omeopatici, integratori o floriterapici, in modo da favorire la totale performance del soggetto che è in fase di stress e di rischio di abbandono del normale ritmo fisiologico.

Diversi sono i rimedi che di solito consiglio. Sono comunque sempre in funzione della persona che mi trovo di fronte con tutto il suo bagaglio sia genetico che personale. Qua di seguito solo un accenno per non rischiare di suggerire rimedi che non hanno nulla a che vedere col soggetto che sta leggendo il suddetto articolo. Nux vomica per la stanchezza psicofisica e l’irritabilità, ma anche Ignatia amara per lo stato di ansia che serra la gola; fra i rimedi floriterapici, Walnut per l’eccessiva sensibilità al cambiamento, Clematis per rimanere concentrati in ciò che si sta facendo.

 E a tutti un augurio di ottima ripresa anche con un pizzico di ironia!

 

Dr.ssa Monica Viotto

 
     
 

 

 

Iperuricemia

Di seguito viene fornita indicazione degli alimenti da consumare liberamente, con moderazione o da evitare del tutto in caso di valori di Uricemia superiori ai valori massimi consentiti.
A tali consigli alimentari andranno sempre anteposte le indicazioni dietetiche del Medico curante o dello Specialista.

ALIMENTI CONCESSI LIBERAMENTE

 

ALIMENTI DA CONSUMARE MODERATAMENTE

Pane, grissini, pasta, riso, semolino, prodotti da forno in genere salvo di quelli preparati con farine integrali e germe di grano.

 

Carni: manzo, vitello, agnello, maiale preferibilmente magre; prosciutto sgrassato, bresaola e insaccati in genere.

Verdure, ortaggi, patate salvo le esclusioni indicate tra gli alimenti da consumare moderatamente o da escludere

 

Pesce fresco e surgelato e crostacei in genere.

Frutta fresca, secca.

 

Piselli, spinaci, cavolfiori, asparagi, fagioli, ceci, fave, lenticchie, funghi.

Latte, yogurt, formaggi

 

Latticini; frutta secca

Zucchero, marmellata, gelatina di frutta, biscotti, cioccolato.

 

alcoolici in genere

Acque minerali e naturali gassate e non gassate, succhi e spremute di frutta; te`, caffè.

 

Salse a base di maionese

Condimenti quali: olio, burro e margarina

N.B.:
gli alimenti sopra indicati possono essere consumati in quantità massima di 100 g una sola volta al dì e non possono essere abbinati ad altri cibi della stessa lista. Nel caso di legumi secchi il quantitativo va ridotto a 50 g.

ALIMENTI DA EVITARE COMPLETAMENTE

Brodi di carne, estratti di carne e dadi per brodo;

Sughi e fondi di cottura di carne, minestre in scatola

Cervelle, animelle, fegato, cuore, rognone, selvaggina, oca

Aringhe, sardine, sgombri, muscoli, cozze, capesante, caviale, altre uova di pesce.

Lievito di birra e per panificazione.

 

Disturbi Epatobiliari

Nel caso delle malattie a carico del fegato e della colecisti, sarà importante preparare i cibi nel modo più semplice possibile, utilizzando come condimento solamente piccole quantità di olio di oliva o burro, meglio se crudi o comunque poco cotti.
A tali consigli alimentari andranno sempre anteposte le indicazioni dietetiche del Medico curante o dello Specialista.

ALIMENTI CONCESSI

 

ALIMENTI DA EVITARE

Pane senza mollica, pane tostato o biscottato, grissini, fette biscottate, crackers

 

Pane condito, grissini, fette biscottate e crackers confezionati con grassi;

Carni di vitello, manzo, pollame, coniglio, scelte nelle parti più magre (scartare la pelle del pollame deve essere dopo la cottura);

 

Tutti i salumi e gli insaccati savo le eccezioni indicate nella colonna dei cibi consentiti. Lardo, strutto e pancetta;

Latte magro, yogurt da latte magro (SOLO SE BEN TOLLERATI)

 

Latte intero, yogurt da latte intero, panna;

Fegato ai ferri, arrosto senza sugo o bolliti;

 

Carni di maiale, agnello, oca, cervello;

Pesce fresco o surgelato cucinato ai ferri, al forno, bollito o arrosto

 

Anguilla, sgombri, sardine, aringhe e salmone. Crostacei e pesce conservato sott´olio

Pasta, riso e semolino; brodo magro

 

Tutti i formaggi ed i latticini ad eccezione di quelli indicati nella colonna dei cibi consentiti

Prosciutto crudo o cotto senza grasso visibile, bresaola

 

Cavoli, verze, crauti, cipolle, cavolfiori, cetrioli, rape, cime di rapa, cavoli di Bruxelles, catalogna, radicchio, peperoni, legumi (ceci, piselli, fagioli, lenticchie, etc.);

Ricotta, robiola, certosino, crescenza, mozzarella, scamorza, fior di latte, taleggio e quartirolo

 

Frutta secca (noci, nocciole, mandorle, arachidi, etc.).

Verdure cotte in genere condite con olio crudo e limone; verdure crude se ben tollerate.

 

Gelati, cioccolato, cacao, dolciumi farciti, creme all´uovo e dolci contenenti frutta secca

Uova SOLO SE BEN TOLLERATE e SOLO in ASSENZA di alterazioni a carico delle vie biliari (CALCOLOSI)

 

Vino, birra, liquori e tutte le bevende alcoliche

Frutta fresca e ben matura cruda o cotta; frutta sciroppata; marmellata, gelatina di frutta;

 

Spezie, sottaceti, olive, maionese e altre salse grasse in genere.

Te`, caffè leggero, acque minerali non gassate, succhi di frutta e spremute di frutta al naturale

Biscotti secchi ed altri dolciumi non farciti.

Condimenti quali olio di oliva o di semi, burro, cudi o comunque poco cotti

Erbe aromatiche: basilico, origano, prezzemolo;

 

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