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Si tratta fondamentalmente di una dieta a basso contenuto di sodio. L'uso del sale da tavola (cloruro di sodio, chimicamente NaCl) dovrebbe essere ridotto a non più di 4-5 g al giorno.
Vediamo alcune regole di carattere generale:
E’ la sindrome del rientro, quella che colpisce, secondo i dati Istat, un italiano su dieci. E’ una fonte di disagio psicofisico, con sintomi di natura ansioso-depressiva, che coglie dal ritorno dalle vacanze e che ha come sintomi stanchezza, astenia, disturbi a carico del sonno, debolezza muscolare, irritabilità, paura di non essere all’altezza nello svolgimento dei semplici compiti quotidiani, difficoltà a concentrarsi. Durante il periodo di vacanza si cambiano le abitudini e quindi l’organismo fa fatica a riabituarsi ai vecchi ritmi che la vacanza aveva fatto accantonare. Così pure nei primi giorni di ferie si fa fatica ad entrare nello stato di rilassamento. La differenza è che l’ingresso in vacanza dà la possibilità di entrare in una situazione piacevole, mentre il rientro nei ritmi della quotidianità non sempre è così piacevole. Un fatto curioso a proposito del post vacation blue è la durata della vacanza: più è breve e meno facilmente si ha il problema della sindrome del rientro, più è familiare il luogo dove si va in villeggiatura e minore saranno i sintomi della sindrome. Invece, più prolungato è il tempo lontano dalla routine più facilmente si può andare incontro a quell’effetto che si definisce come effetto wash out, cioè il timore di non essere più efficienti e all’altezza come lo si era prima delle vacanze. Per affrontare il rientro in maniera adeguata, bisogna utilizzare una serie di strategie che sono date anche solo dal semplice rientro in routine in maniera graduale, l’accettazione dei sintomi, concedendosi il tempo necessario per tornare in forma e mantenendo pensieri positivi. Inoltre è importante ritagliarsi del tempo da poter dedicare alle proprie cose che gratificano e che alleviano la routine del quotidiano, si potrebbe inserire l’attività fisica all’aria aperta, ottimo antistress, che mantiene gli effetti benefici della vacanza sia sul piano fisico che psichico. C’è comunque da considerare che la sindrome del rientro è passeggera, tende ad esaurirsi con l’effetto benefico del riposo vacanziero. La vacanza comunque è importante perché rinsalda i legami importanti della propria vita e dà “nutrimento” alle relazioni, aspetto da non sottovalutare, in quanto elemento importante nella vita di ciascuna persona. Il tempo della vacanza dà la possibilità di dedicarsi a noi stessi ed ai nostri cari. Oltre a queste semplici strategie, è possibile lavorare anche attraverso l’alimentazione sana e leggera, utilizzando la stessa come fonte di disintossicazione ed inoltre ci si può far aiutare dal mondo della medicina integrata con l’utilizzo di rimedi omeopatici, integratori o floriterapici, in modo da favorire la totale performance del soggetto che è in fase di stress e di rischio di abbandono del normale ritmo fisiologico. Diversi sono i rimedi che di solito consiglio. Sono comunque sempre in funzione della persona che mi trovo di fronte con tutto il suo bagaglio sia genetico che personale. Qua di seguito solo un accenno per non rischiare di suggerire rimedi che non hanno nulla a che vedere col soggetto che sta leggendo il suddetto articolo. Nux vomica per la stanchezza psicofisica e l’irritabilità, ma anche Ignatia amara per lo stato di ansia che serra la gola; fra i rimedi floriterapici, Walnut per l’eccessiva sensibilità al cambiamento, Clematis per rimanere concentrati in ciò che si sta facendo. E a tutti un augurio di ottima ripresa anche con un pizzico di ironia!
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Di seguito viene fornita indicazione degli alimenti da consumare liberamente, con moderazione o da evitare del tutto in caso di valori di Uricemia superiori ai valori massimi consentiti.
A tali consigli alimentari andranno sempre anteposte le indicazioni dietetiche del Medico curante o dello Specialista.
ALIMENTI CONCESSI LIBERAMENTE |
ALIMENTI DA CONSUMARE MODERATAMENTE |
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Pane, grissini, pasta, riso, semolino, prodotti da forno in genere salvo di quelli preparati con farine integrali e germe di grano. |
Carni: manzo, vitello, agnello, maiale preferibilmente magre; prosciutto sgrassato, bresaola e insaccati in genere. |
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Verdure, ortaggi, patate salvo le esclusioni indicate tra gli alimenti da consumare moderatamente o da escludere |
Pesce fresco e surgelato e crostacei in genere. |
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Frutta fresca, secca. |
Piselli, spinaci, cavolfiori, asparagi, fagioli, ceci, fave, lenticchie, funghi. |
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Latte, yogurt, formaggi |
Latticini; frutta secca |
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Zucchero, marmellata, gelatina di frutta, biscotti, cioccolato. |
alcoolici in genere |
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Acque minerali e naturali gassate e non gassate, succhi e spremute di frutta; te`, caffè. |
Salse a base di maionese |
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Condimenti quali: olio, burro e margarina |
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N.B.: |
ALIMENTI DA EVITARE COMPLETAMENTE |
Brodi di carne, estratti di carne e dadi per brodo; |
Sughi e fondi di cottura di carne, minestre in scatola |
Cervelle, animelle, fegato, cuore, rognone, selvaggina, oca |
Aringhe, sardine, sgombri, muscoli, cozze, capesante, caviale, altre uova di pesce. |
Lievito di birra e per panificazione. |
Nel caso delle malattie a carico del fegato e della colecisti, sarà importante preparare i cibi nel modo più semplice possibile, utilizzando come condimento solamente piccole quantità di olio di oliva o burro, meglio se crudi o comunque poco cotti.
A tali consigli alimentari andranno sempre anteposte le indicazioni dietetiche del Medico curante o dello Specialista.
ALIMENTI CONCESSI |
ALIMENTI DA EVITARE |
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Pane senza mollica, pane tostato o biscottato, grissini, fette biscottate, crackers |
Pane condito, grissini, fette biscottate e crackers confezionati con grassi; |
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Carni di vitello, manzo, pollame, coniglio, scelte nelle parti più magre (scartare la pelle del pollame deve essere dopo la cottura); |
Tutti i salumi e gli insaccati savo le eccezioni indicate nella colonna dei cibi consentiti. Lardo, strutto e pancetta; |
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Latte magro, yogurt da latte magro (SOLO SE BEN TOLLERATI) |
Latte intero, yogurt da latte intero, panna; |
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Fegato ai ferri, arrosto senza sugo o bolliti; |
Carni di maiale, agnello, oca, cervello; |
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Pesce fresco o surgelato cucinato ai ferri, al forno, bollito o arrosto |
Anguilla, sgombri, sardine, aringhe e salmone. Crostacei e pesce conservato sott´olio |
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Pasta, riso e semolino; brodo magro |
Tutti i formaggi ed i latticini ad eccezione di quelli indicati nella colonna dei cibi consentiti |
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Prosciutto crudo o cotto senza grasso visibile, bresaola |
Cavoli, verze, crauti, cipolle, cavolfiori, cetrioli, rape, cime di rapa, cavoli di Bruxelles, catalogna, radicchio, peperoni, legumi (ceci, piselli, fagioli, lenticchie, etc.); |
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Ricotta, robiola, certosino, crescenza, mozzarella, scamorza, fior di latte, taleggio e quartirolo |
Frutta secca (noci, nocciole, mandorle, arachidi, etc.). |
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Verdure cotte in genere condite con olio crudo e limone; verdure crude se ben tollerate. |
Gelati, cioccolato, cacao, dolciumi farciti, creme all´uovo e dolci contenenti frutta secca |
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Uova SOLO SE BEN TOLLERATE e SOLO in ASSENZA di alterazioni a carico delle vie biliari (CALCOLOSI) |
Vino, birra, liquori e tutte le bevende alcoliche |
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Frutta fresca e ben matura cruda o cotta; frutta sciroppata; marmellata, gelatina di frutta; |
Spezie, sottaceti, olive, maionese e altre salse grasse in genere. |
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Te`, caffè leggero, acque minerali non gassate, succhi di frutta e spremute di frutta al naturale |
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Biscotti secchi ed altri dolciumi non farciti. |
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Condimenti quali olio di oliva o di semi, burro, cudi o comunque poco cotti |
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Erbe aromatiche: basilico, origano, prezzemolo; |