Vaccinazioni

Prima di affrontare un viaggio all'estero, dal punto di vista sanitario dovrà essere presa in considerazione tutta una serie di precauzioni, non ultima la valutazione di un calendario di eventuali vaccinazioni da effettuarsi o meno a seconda del paese verso il quale ci si dirige. Tale calendario, di competenza strettamente medica, dovrà tenere conto, oltre che della destinazione e della durata del viaggio, anche di diversi fattori personali dell'individuo in questione: età, stato immunitario, gravidanza, possibili effetti collaterali dei vaccini, eventuali interferenze tra antigeni in caso di vaccinazioni multiple.

Andrà tenuta in considerazione la distinzione tra vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni consigliate, anche se, al momento, l'unica vaccinazione ancora obbligatoria per alcuni paesi è quella contro la Febbre Gialla.
Per le vaccinazioni consigliate sarà sempre opportuna un'attenta valutazione del rapporto rischio beneficio, e soprattutto una corretta informazione su quali malattie risultino endemiche nel luogo di destinazione.

Prima di partire consultate il sito: "Viaggiare sicuri" per essere informati sulla situazione sanitaria nei vari paesi del mondo e sulle regole per partire

Le principali malattie dei viaggiatori e relative vaccinazioni:

 

-------------------------------------------------------------------------

FEBBRE GIALLA

Vaccinazione obbligatoria per tutti i viaggiatori in alcuni paesi, mentre in altri viene richiesta solo a chi proviene da zone infette o ad alto rischio di infezione (molti dei paesi dell'Africa e area settentrionale del Sud America). Obbligo a parte è comunque consigliabile vaccinarsi contro questa malattia se si intraprende un viaggio in uno dei paesi a rischio (epidemie recenti si sono verificate in Ghana, Nigeria, Senegal, Camerun, Mali, Mauritania e Costa d'Avorio).
Mentre la malattia risulta letale in un'alta percentuale dei casi, la vaccinazione risulta efficace nella totalità dei soggetti trattati.
Il vaccino deve essere fatto presso uno dei centri autorizzati dal Ministero della Sanità almeno 10 giorni prima della partenza, e deve essere dichiarato sul Certificato di Vaccinazione Internazionale.

In alcuni casi viene sconsigliata la vaccinazione: persone con manifestata allergia alle uova (il vaccino viene preparato su di un terreno di coltura contenente proteine dell'uovo), neonati con meno di 6 mesi, donne in gravidanza e persone affette da carenze immunitarie.

torna su

-------------------

EPATITE A

Malattia molto diffusa tra gli abituali viaggiatori internazionali. La vaccinazione, molto sicura ed efficace, è fortemente indicata per tutti i paesi di destinazione salvo per l'Occidente Europeo, il Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
La procedura di vaccinazione : due prime dosi, prima della partenza, a distanza di 2-4 settimane l'una dall'altra, e una terza dose entro un anno dalle prime ( con intervallo di almeno 6 mesi).

torna su

-------------------

 

COLERA

La Vaccinazione contro il colera presenta un'efficacia molto bassa (attorno al 30-50% al massimo) spesso possono verificarsi nelle persone vaccinate casi di infezioni inapparenti o sub-cliniche, e non viene assolutamente scongiurato lo stato di portatore sano, eventualità particolarmente pericolosa dalla quale potrebbe conseguirne l'importazione della malattia in zone prima indenni.
Per questi motivi la vaccinazione anticolerica non è più richiesta a livello internazionale, anzi viene apertamente sconsigliata dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per il falso senso di sicurezza che può indurre a trascurare altre misure di prevenzione:

  • bere soltanto acqua sicura, ovvero acqua che sia stata bollita, o disinfettata con cloro o iodio, o acqua minerale imbottigliata, la cui bottiglia venga aperta in vostra presenza
  • evitare il ghiaccio, a meno che non si sia assolutamente sicuri che esso è stato prodotto con acqua sicura
  • consumare soltanto cibo che sia stato cotto accuratamente e che sia ancora caldo nel momento in cui viene servito
  • proteggere gli alimenti dagli insetti molesti per mezzo di reticelle, o in appositi contenitori; refrigerare immediatamente dopo la preparazione i cibi che non vengono consumati subito
  • evitare frutti di mare e pesce crudi
  • evitare di consumare verdure e frutta cruda, a meno che non siano state lavate, sbucciate, preparate da voi stessi: ricordando il detto: cuocilo, sbuccialo, o lascialo stare
  • bollire il latte non pastorizzato prima di consumarlo
  • evitare gelati e dolci alla crema che potrebbero essere stati confezionati con latte non pastorizzato o avere subito ricontaminazione
  • assicurarsi che i cibi acquistati da venditori ambulanti siano stati completamente ed accuratamente cotti in vostra presenza e non contengano parti crude
  • lavare sempre accuratamente le mani dopo essere stati al gabinetto e prima di mangiare

torna su

-------------------

FEBBRE TIFOIDE

La vaccinazione per questa malattia è consigliata solo per chi si reca in paesi appartenenti ad Africa, Asia, Sud America e america centrale.

La somministrazione avviene per via orale e consiste nell'assunzione di tre compresse a giorni alterni, qualsiasi sia l'età del soggetto da trattare.
Il vaccino, costituito dal batterio vivo attenuato, è molto sicuro è garantisce una protezione dalla malattia in circa il 70-90% dei casi; l'immunità si manifesta a livello della mucosa intestinale, impedendo al germe di passare in circolo passando attraverso la parete dell'intestino. La durata dell'immunità va dai due ai tre anni, dopodichè sarà necessario ripetere la vaccinazione in caso di ulteriori viaggi in paesi a rischio.
Sarà comunque importante non trascurare, nonostante la copertura data dal vaccino, delle misure minime di prevenzione, ed in particolare un'attenta selezione di cibi e vivande.

torna su

-------------------

POLIOMIELITE

L'incidenza a livello mondiale di questa malattia ha subito negli ultimi anni una notevole riduzione soprattutto grazie alla vastissima campagna di vaccinazione promossa dall'OMS. Rimane comunque purtroppo alto il numero di paesi in cui la malattia risulta ancora endemica (l'India in particolare ).
Recandosi in paesi a rischio sarà buona norma controllare la propria copertura da questa malattia tramite vaccinazione, ed eventualmente, effettuare un richiamo con vaccino Sabin, nel caso si sia già vaccinati o, viceversa, procedere ad una vaccinazione completa con vaccino Salk

torna su

-------------------

DIFTERITE

La vaccinazione contro questa malattia, praticata sistematicamente ormai da anni in molti paesi del mondo, ne ha provocato la scomparsa, salvo che in alcune nazioni in cui è stata saltuariamente trascurata. In particolare si sono verificati casi relativamente recenti in Russia, Ucraina, Bielorussia, Azebarijan, Georgia, Kazakistan e in molti altri stati della ex URSS, nonché in Polonia, Romania e Finlandia. Se si è quindi diretti verso questi paesi sarà opportuno procedere ad un eventuale richiamo con vaccino Td ( antitetanico e antidifterico per adulti).

torna su

-------------------

TETANO

La vaccinazione per questa malattia presente in ogni parte del mondo, in Italia è obbligatoria dal 1968. Quindi, verso qualsiasi paese si sia diretti, se non si è mai stati vaccinati  converrà eseguire un ciclo completo di vaccinazione (prima inoculazione, seconda inoculazione a distanza di un mese e terza a distanza di un anno). Se sono trascorsi più di dieci anni dall'ultimo richiamo sarà invece sufficiente eseguire un richiamo prima della partenza.

torna su

-------------------

PERTOSSE

La malattia, ancora pesantemente presente nei paesi in via di sviluppo e in altri paesi dove la copertura da vaccinazione non risulta completa, rappresenta ancora una delle più gravi malattie dei primi anni di vita. Infatti nei lattanti la malattia può dare complicazioni gravi (polmonite, encefalopatia, asfissia ecc.) fino a portare in casi estremi, anche alla morte.
Il ciclo di vaccinazione consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità è di tre dosi del vaccino trivalente DPT (Difterite, Pertosse e Tetano) nei primi sei mesi di vita e di un richiamo entro i due anni.
Particolare importanza ha assunto il nuovo vaccino antipertosse "acellulare", in quanto provvisto di un potere immunizzante maggiore che nei precedenti vaccini e praticamente privo degli effetti collaterali che avevano in passato limitato parzialmente la pratica di tale vaccinazione.

torna su

-------------------

RABBIA

Nel caso della Rabbia la vaccinazione a scopo preventivo potrà essere utile nei seguenti casi: viaggi in paesi in cui tale malattia risulta ancora endemica, viaggi con permanenza prolungata in paesi in cui il rischio per tale malattia risulta elevato, viaggi in paesi a rischio in cui si preveda una permanenza prolungata al di fuori della portata dai principali centri ospedalieri.

torna su

-------------------

INFLUENZA

A seconda della destinazione e del periodo dell'anno in cui si effettuerà il viaggio variano le probabilità di contrarre forme influenzali. Nell'emisfero sud i mesi a rischio saranno da Aprile a settembre, mentre nell'emisfero nord si avrà maggiore morbilità da novembre fino a marzo; nella fascia equatoriale il rischio sarà invece elevato durante tutto l'anno.
Sarà opportuno prendere in considerazione una vaccinazione preventiva soprattutto se ad affrontare il viaggio saranno persone anziane o affette da patologie croniche (in particolare se a carico delle vie respiratorie). Se la vaccinazione antinfluenzale è stata regolarmente effettuata negli anni precedenti, sarà preferibile ricorrere ad un vaccino a subunità, più che sufficiente a garantire una buona copertura e più povero di effetti collaterali.

torna su

-------------------

MENINGITE MENINGOCOCCICA

La malattia risulta ancora endemica nella maggior parte dei paesi africani (Senegal, Mali, Niger, Sudan, Etiopia) quindi sarà particolarmente importante vaccinarsi se si è diretti in tali luoghi e soprattutto se si prevede un soggiorno a stretto contatto con le popolazioni del luogo.
La morbilità raggiunge il massimo durante la stagione secca (da dicembre a giugno).
Ovviamente sarà bene provvedere alla vaccinazione anche se si è diretti verso paesi in cui si siano verificate recenti epidemie di Meningite (Asia centro-orientale e le regioni più a sud dell'America Latina). Infine la vaccinazione è obbligatoria per l'Arabia Saudita, in particolare per coloro che si recano in pellegrinaggio alla Mecca.

torna su

-------------------

MORBILLO

Malattia ancora particolarmente rischiosa nei paesi in via di sviluppo nonostante gli sforzi per estendere in modo capillare l'uso della vaccinazione anche in tali luoghi.
Date le complicanze particolarmente rischiose per i bambini, specie quelli più piccoli, (encefalite, polmonite), sarà vivamente consigliata la vaccinazione per tali soggetti quando si prevedano viaggi nelle zone a rischio.

torna su

-------------------

TUBERCOLOSI

Non risulta privo da effetti collaterali il vaccino contro la tubercolosi, e, data la sua non completa efficacia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne limita l'indicazione solo a soggetti in età infantile e ai giovani che debbano necessariamente recarsi nei paesi ancora a rischio per tale malattia.
Si sconsiglia invece la vaccinazione ai soggetti affetti da HIV in fase sintomatica.

torna su

-------------------

EPATITE B

Particolare importanza riveste la vaccinazione contro l'Epatite di tipo B, malattia trasmessa per via parenterale (attraverso il sangue infetto: tagli, interventi chirurgici a rischio, punture con dispositivi infetti) o per via sessuale. Ne deriva che chiunque, per lavoro o per turismo, risieda per periodi di tempo particolarmente lunghi in zone in cui la malattia risulti endemica e viva a stretto contatto con la popolazione locale, sarà fortemente a rischio di infezione.
Zone in cui è particolarmente alta la percentuale di portatori del virus, risultano essere il Medio Oriente, l'Africa, Amazonia, Sud Est Asiatico, isole del Pacifico, Repubblica Domenicana.
Il vaccino, che conferisce la massima copertura dopo la terza dose di richiamo, è molto sicuro e ha un alto grado di efficacia. Il periodo necessario a compiere l'intero ciclo di vaccinazione è di 6 mesi, quindi sarà essenziale preventivare l'eventuale viaggio in zone a rischio con almeno questo anticipo; in caso contrario sarà comunque necessario iniziare prima della partenza il ciclo di inoculazioni anche se non si ha il tempo sufficiente per portarlo a termine mentre si è ancora a casa.

torna su

-------------------

PESTE

Dato lo scarso livello di immunizzazione e la limitata durata nel tempo della protezione che i vaccini contro la peste danno, il loro uso è molto limitato. Inoltre, per poter mantenere nel tempo un certo grado di sicurezza, la vaccinazione dovrebbe essere ripetuta frequentemente, fatto particolarmente fastidioso data la presenza di sensibili effetti collaterali.
Pertanto la vaccinazione contro la peste è raccomandata soltanto a personale sanitario che si trovi a contatto con i malati e con persone residenti in zone in cui la malattia è endemica.

torna su

-------------------

ENCEFALITE GIAPPONESE

Si tratta di un'infezione virale acuta, trasmessa all'uomo da zanzare, che rappresenta la prima causa di encefalite virale in Asia. Il vaccino contro questa malattia trova indicazione per viaggiatori che soggiornino per tempi lunghi (più di un mese) in Asia orientale e in particolare nelle zone rurali (specie quelle coltivate a riso), dal Sub-continente indiano fino alle Filippine ed al Giappone, e di parte dell'Oceania (Isole del Pacifico).
Il vaccino, a base di virus uccisi, viene somministrato con un ciclo di tre inoculazioni, di cui la seconda e la terza rispettivamente a distanza di 7 e 30 giorni dalla prima (più raramente con cadenza 0 - 7 - 14). La vaccinazione, se necessario, andrà ripetuta ogni due tre anni con dosi di richiamo per mantenere l'immunizzazione.

torna su

-------------------

HAEMOPHILUS INFLUENZALE TIPO B

Si tratta (diversamente dalla classica influenza il cui agente patogeno è un virus) di una malattia di origine batterica, il cui agente patogeno ( l'Hemophilus Influenzale B, appunto) viene trasmesso attraverso le vie aeree. Particolarmente colpiti risultano essere i bambini di età inferiore ai 5 anni, nei quali spesso la malattia si evolve fino a dare una forma di meningite batterica, o comunque da spesso altre forme di malattie batteriche sistemiche (pericardite, polmonite, ecc.).
Attualmente risulta in commercio un vaccino efficace contro questa malattia e che può essere somministrato anche in bambini molto piccoli. Infatti il calendario della vaccinazione prevede per i bambini al di sopra dei due mesi di vita tre inoculazioni (solitamente concomitanti con le altre vaccinazioni obbligatorie), mentre se il bambino non è stato vaccinato nel primo anno di vita, solitamente è sufficiente una sola somministrazione del vaccino da eseguirsi tra i 13 e i 48 mesi di età. Superati i 5 anni di età la vaccinazione non è più indicata.

torna su

 Share/Bookmark  
   

Le malattie rare

Le malattie rare sono croniche, progressive, degenerative e spesso fatali.
Colpiscono prevalentemente i bambini.

Una malattia viene considerata rara quando colpisce non più di 5 persone ogni 10.000 abitanti.
Si stima che oggi esistano tra 5000 e 8000 malattie rare che colpiscono tra 24  e 36 milioni di persone nella Comunità Europea.

I farmaci orfani sono farmaci che proprio perché interessano poche patologie non vengono presi in considerazione dalle case farmaceutiche.

Per questo i governi e le organizzazioni per la difesa dei pazienti che soffrono di malattie rare sottolineano la necessità di incentivi economici per incoraggiare le aziende farmaceutiche a produrre e mettere in commercio questi farmaci.

Negli ultimi anni è aumentata l'attenzione delle Istituzioni, della classe medica e della ricerca pubblica e privata nei confronti di questa problematica.
La quasi totale mancanza di cure, la disinformazione e il senso di isolamento degli ammalati e delle loro famiglie hanno portato alla realizzazione di questi eventi che hanno come scopo di rendere le Malattie rare una priorità nel sistema sanitario nazionale ed europeo e oltre.

L'obiettivo della giornata
La giornata delle malattie rare è indirizzata prima di tutto al gran pubblico, ma i suoi messaggi intendono arrivare anche alle autorità decisionali nazionali, internazionali e ai media.

La giornata si pone come obiettivo di:

  • aumentare la consapevolezza delle malattie rare e l'impatto che esse hanno sulla vita dei malati
  • offrire aiuto ed informazione alle persone colpite da malattie rare, in particolar modo quelle per le quali non è disponibile un network di supporto
  • rafforzare la collaborazione europea nella lotta contro le malattie rare
  • rappresentare un punto di riferimento per una giornata delle malattie rare più globale.

(Fonte Eurordis).

Telefono Verde Malattie Rare

Chiamando gratuitamente l'800.89.69.49, è possibile ricevere informazioni personalizzate su presidi, Associazioni, esenzione. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

Altre notizie  su:

http://www.eurordis.org/

http://www.rarediseaseday.org/

http://www.iss.it/cnmr

http://www.ministerosalute.it/malattieRare/malattieRare.jsp

  Share  
   

Mucuna Pruriens

Mucuna Pruriens è un vigoroso legume rampicante annuale che presenta fiori di colore porpora violaceo, fiorisce tra settembre e novembre, i frutti nascono tra gennaio e l’inizio della primavera. Le foglie più grandi sono trilobate, quelle più piccole ovali, elittiche o romboidali a base diseguale, membranose e munite di una leggera peluria di un lungo picciolo, i rami possono essere di 30 cm mentre i semi di 1,3-1,7 cm. Il genere Mucuna appartiene alla famiglia delle Fabaceae, sub famiglia Papilionaceae, e comprende circa 100 specie di legumi annuali e perenni. Con i termini inglesi “cowitch” e “cowhage” vengono indicati i tipi di Mucuna che presentano una peluria irritante sul bacello, che a contatto con la pelle sviluppa una intensa e pruriginosa dermatite, causata dalla mucunaina. Sono invece denominate con il termine “velvet bean” le specie non irritanti. I semi hanno un colore che varia dal nero, al bianco crema, al grigio al beige, al chiazzato: dalla semina alla raccolta possono passare da 100 a 300 giorni. La fioritura avviene a metà ottobre indipendentemente dalla data della semina: questo fatto suggerisce che il ciclo vitale sia foto periodico, ossia basato sulla durata del giorno e della notte. La fioritura può anche essere stimolata dalle temperature notturne più fresche. Le piante muoiono 45-60 giorni dopo la fioritura.

Mucuna pruriens presenta anche una buona resistenza a numerosi stress abiotici quali la siccità, l’alta acidità e la scarsa fertilità del terreno, ma è sensibile al gelo e cresce male nei terreni freddo-umidi. Preferisce zone ad altitudine minore di 1500 metri con piogge abbondanti e clima caldo umido: in queste condizioni la pianta può raggiungere i 10 metri di estensione. Produce, inoltre, una grande quantità di foglie ( 5-12 tonnellate per ettaro) che via via cadono e formano uno strato di fertilizzante naturale, per questo motivo uno degli usi di Mucuna è quello di “concime verde” per altre coltivazioni, soprattutto frutteti. La produzione di bacelli dipende molto dalle condizioni ambientali ma può raggiungere le 2 tonnellate per ettaro, specialmente se la pianta ha la possibilità di arrampicarsi su alberi, palizzate o altri sostegni. Come altri legumi anche Mucuna ha la capacità di fissare l’azoto atmosferico attraverso una simbiosi con i microrganismi del terreno: i rizobi sulle radici lo convertono in una forma disponibile per la pianta (Sali d’ammonio e nitrati) che viene accumulata nelle foglie, nei tralci e nei semi, rendendo la pianta un’efficiente fonte di azoto.

Sebbene contenga sostanze non ben tollerate dall’organismo , come l’aminoacido non proteico L-dopa, le triptamine, i fenoli, i tannini, le lectine e gli inibitori della proteasi, Mucuna Pruriens è una pianta usata come alimento per alcune popolazioni delle zone subtropicali dell’Asia. E’ una leguminosa originaria della Cina meridionale e dell’India orientale, dove i suoi semi venivano usati soprattutto come cibo, in particolar modo in tempo di carestia, dopo essere stati bolliti a lungo per eliminare la maggior parte dei fattori antinutrizionali e le tossine. Anche in Africa si hanno notizie di utilizzo a scopo alimentare , sia umano che animale, specialmente in Ghana , Nigeria e Mozambico: in quest’ultimo paese scoppiò una crisi di psicosi generale attribuita ad un consumo inappropriato dei semi; infatti, a causa della fame e siccità, l’acqua usata per bollire i semi invece di essere buttata via, fu bevuta, causando intossicazioni e allucinazioni dovute alla presenza di L-dopa e alcaloidi allucinogeni estratti dall’acqua calda. Nel nord della Nigeria, invece, i lunghi peli presenti sulla pianta venivano usati dalle tribù locali per preparare frecce velenose.

Il seme è stato utilizzato nella medicina popolare africana, soprattutto in Nigeria, per la protezione contro il morso di serpente. La medicina popolare nigeriana sostiene che quando due semi vengono inghiottiti intatti l’individuo è protetto per un anno intero contro l’effetto letale del veleno di serpente. Anche in Messico e in Gautemala la pianta ha acquisito importanza dal punto di vista alimentare, i semi vengono arrostiti e macinati per ottenere una specie di caffè; in quelle zone viene chiamata “Nescafè”. M.pruriens è una pianta tradizionalmente utilizzata in India dalla medicina Ayurveda, sistema medico più antico al mondo, fondato su principi scientifici: il primo impiego in medicina ayurvedica risale a più di 4500 anni. I semi di M.pruriens hanno buone qualità nutrizionali contenendo quantità adeguate di proteine ( 29%), di amido (39%) e livelli di aminoacidi simili ad altre comuni leguminose tropicali, comparabili con i requisiti del modello FAO/WHO, eccetto per gli aminoacidi contenenti zolfo, che nei semi hanno bassi livelli. I semi contengono carboidrati utili per la salute in quanto hanno effetti positivi sia per la dieta dei diabetici, aumentando lentamente i livelli di glucosio nel sangue, sia perché riducono i livelli di colesterolo nel plasma. Tutte le parti di M. pruriens sono note per possedere molte attività farmacologiche. E’ stato riportato in letteratura che questa pianta contiene molte sostenze fitochimiche di alto valore terapeutico. E’ stata confermata la presenza dell’alcaloide 5-metossi-triptamina in tutti i campioni testati e della serotonina isolata soltanto dalle foglie fresche e dagli steli. Gupta et al. (1997) riportarono l’attività antiepilettica e antineoplastica dell’estratto metabolico delle radici. Le foglie hanno proprietà afrodisiache, antielmintiche e utili nel trattamento di ulcere, infiammazioni e debolezza generale.

La peluria dei bacelli, mescolata con miele, viene usata come vermifugo. 
I semi, polverizzati, hanno proprietà afrodisiache, analgesiche, antinfiammatorie, antispasmodiche, ipoglicemiche, ipotensive, antiparassitiche, diuretiche e soprattutto anti-Parkinson. Quest’ultima proprietà è dovuta alla presenza di 3,4-diidrossifenilalanina (levodopa o L-dopa). Questo aminoacido non proteico, sintetizzato a partire dall’aminoacido essenziale L-tirosina, è il precursore della dopamina, un neurotrasmettitore. Per questro contenuto è stata recentemente utilizzata per la preparazione e la sintesi di nuovi fitofarmaci per la cura del Morbo di Parkinson. Importanti trial clinici hanno dimostrato che la L-dopa contenuta nei semi è in grado di produrre effetti più significativi nella cura della malattia rispetto alla molecola sintetica utilizzata nella terapia farmacologica, avendo anche minori effetti collaterali quali discinesia, vomito e diarrea. 

 Dr. Angelo Carli

 

COLERA

Il colera è presente in tutte le regioni del mondo, a seguito della settima pandemia di Vibrio cholerae O1 El Tor, partita dall'Indonesia nel 1961; è una malattia infettiva acuta, endemica o epidemica, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae).

Il colera è caratterizzato da violente scariche diarroiche (liquide, scolorate, con fiocchi bianco-giallastri di muco), vomito, crampi muscolari, arresto della secrezione urinaria e collasso. Ancor oggi questa malattia, cosi come in tempi remoti, ha il suo principale focolaio endemico in India nella regione del delta del Gange.
I bacilli si trovano sempre nelle feci dei colerosi, le quali costituiscono cosi la principale fonte d'infezione diretta o indiretta.

Nella diffusione del colera sono importanti i cosiddetti portatori sani, che ospitano nel loro intestino, e quindi eliminano, i vibrioni per mesi e anni. Il periodo d'incubazione va da poche ore a pochi giorni (3-6). I vibrioni, giunti nell'intestino, provocano una grave enterite desquamativa, con imponente diarrea, causa di grave disidratazione, e quindi cefalea, apatia, dolori muscolari, ipotensione e collasso talora mortale specialmente nelle forme ipertossiche.

La mortalità che in passato è giunta a superare la percentuale del 50% si è oggi ridotta al 2-3%. La cura, che richiede l'isolamento degli individui ammalati, è soprattutto reidratante (fleboclisi, ipodermoclisi) e chemioterapica (sulfoguanidina, alcuni antibiotici, tetracicline e sulfamidici).

La prevenzione richiede l'attuazione di rigorose norme individuali e generali: pulizia personale, disinfezione degli ambienti, scrupolosa igiene alimentare, ecc. La vaccinazione con l'attuale vaccino rimane comunque il metodo curativo e preventivo più efficace, anche se in senso assoluto copre statisticamente solo dal 30 al 50% dei casi, e non viene prevenuto lo stato di portatore sano.

Misure di sorveglianza internazionale sui trasporti terrestri, navali e aerei sono state regolamentate dalla Convenzione Sanitaria internazionale di Parigi (1926), confermata a Washington nel 1944.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 
   
 Share/Bookmark  
   

Diarrea del viaggiatore

La diarrea del viaggiatore, il cui agente patogeno più frequente è l'Escherichia Coli Enterotossica, colpisce un'alta percentuale dei viaggiatori diretti in varie regioni del mondo (sembrano esserne esenti soltanto gli USA, il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda.



Si manifesta con la comparsa di numerose scariche diarroiche ed è spesso associata a febbre, nausea, vomito, crampi addominali e generale senso di malessere. Pur non rappresentando un vero e proprio rischio letale, tale patologia rimane comunque un evento molto fastidioso in grado di compromettere seriamente la finalità del viaggio.


Le abitudini alimentari di parecchi paesi destinazione di viaggi turistici (tutta l'Asia del sud, il Medio Oriente, il Sud America e l'Africa Centrale) rappresentano la principale causa di questo fastidioso disturbo.
Altri agenti patogeni responsabili possono essere le Salmonelle e le Shigelle che producono sempre diarrea ma contenente muco e sangue.

Spesso questo problema è provocato dai repentini sbalzi di temperatura tra il giorno e la sera.
La medicina cinese parla di "diarrea dei turni di guardia" di cui soffrivano i militari che montavano di guardia per 12 ore al giorno sulla Grande Muraglia e che quindi erano esposti ai cambiamenti di temperatura.

La prevenzione deve essere attuata tramite un'attenta selezione alimentare, dei cibi e soprattutto delle bevande. Alcuni accorgimenti:

  • Non consumare alimenti crudi; al limite utilizzare cruda la frutta che può essere sbucciata dal viaggiatore stesso.
  • I cibi, anche se cotti, dovranno essere consumati ancora caldi, dopo aver verificato che la cottura non sia solo parziale.
  • Bollire sempre il latte, specialmente se non pastorizzato; evitare i gelati.
  • Preferire bevande gassate in bottiglie chiuse ermeticamente.
  • Evitare il ghiaccio e le bevande sfuse con esso raffreddate.
  • Non acquistare bevande e alimenti da venditori ambulanti.

Se si viene comunque colpiti da tale disturbo sarà bene innanzitutto procedere ad un'abbondante reidratazione (particolarmente importante in età infantile) ed eventualmente (avendo concordato preventivamente la terapia con il proprio medico curante) utilizzare antibiotici ad ampio spettro selettivi a livello intestinale, sempre comunque in associazione a fermenti lattici.

Se in ogni caso si avrà un peggioramento dei sintomi con persistenza di febbre e comparsa di muco e sangue nelle feci, sarà comunque opportuna la consulenza di un medico locale unitamente ad un ulteriore consulto presso il proprio medico appena tornati al domicilio.

Prima di partire consultate il sito: "Viaggiare sicuri" per essere informati sulla situazione sanitaria nei vari paesi del mondo e sulle regole per partire

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

torna a patologie del viaggiatore

   
 
 Share/Bookmark  
   

FB 2

instagram

 

linkedin

privacy informativa

Privacy Policy

Privacy Policy