La task-force nazionale contro la contraffazione farmaceutica

Il fenomeno della produzione e vendita di farmaci contraffatti, sviluppatosi nell'ultimo decennio con andamento esponenziale, ha ormai raggiunto proporzioni tali da rappresentare un grave problema di salute pubblica, oltre che un ingente danno economico.

DA IMPACTITALIA

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Enuresi

Il termine enuresi sta ad indicare la perdita involontaria di urina durante la notte e riguarda il 10% circa dei bambini oltre i sei anni.
Prima di quest'età non si può parlare di enuresi in quanto il bambino spesso non ha ancora raggiunto il controllo degli sfinteri e dell'apparato urinario; dopo i sei anni invece, se il bimbo bagna il letto in modo frequente e ripetuto (2-3 volte in una settimana per periodi prolungati) bisogna rivolgersi al pediatra.


Questo disturbo è sovente accompagnato dallo stimolo frequente ad urinare anche durante il giorno e può essere legato a particolare stress emotivo.
Esistono due forme di enuresi, quella monosintomatica legata alla mancanza di vasopressina, ormone deputato alla regolazione dell'assorbimento notturno di urina, e quella sintomatica che è caratterizzata anche da un'iperattività della vescica con necessità frequente di urinare durante il giorno.


E' molto importante non colpevolizzare il bambino e fargli capire che il suo problema è risolvibile come qualsiasi altro disturbo; gli enuretici infatti tendono a perdere autostima e fiducia nelle proprie capacità.
La terapia è farmacologia e porta alla soluzione definitiva del problema.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

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La menopausa

La menopausa è dovuta all'esaurimento della funzionalità ovarica e delle cellule riproduttive femminili (follicoli) e si verifica di solito intorno ai cinquant'anni.
In tal caso si parla di menopausa spontanea.
Se a causarla, invece, è l'asportazione delle ovaie in una donna in età fertile si dice che la menopausa è chirurgica.

Succede a volte che la menopausa si presenti prima dell'età prevista (anche prima dei quarant'anni)  ed in tal caso si parla di menopausa precoce; le cause possono essere chirurgiche, terapeutiche (in questi due casi si parla allora di menopausa precoce iatrogena)  o genetiche (menopausa precoce idiopatica, termine che sta ad indicare che non se ne conoscono le cause).

Durante il climaterio, che rappresenta il passaggio dall'età fertile alla senilità, la funzionalità ovarica diminuisce progressivamente con conseguente riduzione e cessazione della secrezione di estradiolo. Questo provoca alterazioni del ciclo mestruale che  diventa più irregolare e di minor durata fino a scomparire del tutto; a volte si verificano episodi emorragici.

L'alterata secrezione ormonale porta anche all'insorgenza di altri sintomi che variano da un soggetto all'altro e sono rappresentati da: instabilità vasomotoria, atrofia dei tessuti vaginali, vulvari, vescicali ed uretrali (con possibili fenomeni infiammatori), perdita di massa ossea (con rischio di osteoporosi), variazioni della concentrazione del colesterolo (che può portare a malattie cardiovascolari), disturbi psicologici.

Tutti questi fenomeni sono legati alla velocità di diminuzione della concentrazione di estradiolo ed alla capacità  individuale di affrontare il processo di invecchiamento.

I sintomi vasomotori sono i primi ad insorgere e possono durare da uno a cinque anni. Sono rappresentati da vampate di calore al volto, al collo e nella parte superiore del torace, sudorazione profusa e aumento del battito cardiaco.
Questi fenomeni durano parecchi minuti e si verificano con una frequenza molto variabile da un soggetto all'altro: da una-due volte la settimana a più volte in un'ora. Durante la notte spesso provocano risvegli improvvisi ed insonnia.

I sintomi psicologici sono rappresentati da diminuzione della capacità di concentrazione e della memoria,da minor energia, ansia, depressione ed irritabilità. La gravità è soggettiva e dipende da molti fattori, legati sia ai disturbi fisici sia alla situazione psicologica, sociale e culturale della donna.

Dopo la menopausa si può avere un aumento del tessuto adiposo a livello dei fianchi e dell'addome, cui si può ovviare con l'attività fisica e un'alimentazione adeguata.

La cute, perdendo elasticità, presenta segni di invecchiamento con aumento delle rughe, i capelli diventano più fragili e secchi, la secrezione lacrimale diminuisce  con maggior rischio di congiuntiviti e cheratiti, i rapporti sessuali si fanno più dolorosi a causa della ridotta secrezione vaginale, l'incidenza di cistiti e uretriti può aumentare, ma tutti questi sintomi possono essere ridotti o annullati da un adeguato stile di vita e da terapie mirate consigliate dal medico specialista.

In questi ultimi decenni la vita media si è allungata quindi le donne in età menopausale sono più numerose; anche l'importanza della donna nella società è aumentata sensibilmente e questo fa sì che la menopausa rappresenti maggior motivo di interesse.

Dato che l'approccio a questo particolare periodo della vita femminile varia parecchio da un soggetto all'altro, non si può definire una soluzione valida per tutti. Il medico terrà presente che per ogni donna  si deve scegliere una soluzione diversa, adatta alla sua situazione fisica e psicologica.

La terapia ormonale sostitutiva si basa sulla somministrazione di estrogeni, spesso associati a progestinici; può avvenire per via orale, transdermica, vaginale o tramite spray nasale. Dev'essere scelta come soluzione tenendo conto del rapporto rischio-beneficio.

La terapia a base di fitoestrogeni  si basa sull'osservazione che le donne asiatiche sono meno colpite dai disturbi tipici della menopausa (vampate e sudorazione) proprio grazie alla loro alimentazione particolarmente ricca di soia.
Responsabili di questa attività benefica sono alcuni fitoestrogeni, gli isoflavoni, di cui la soia è molto ricca.
E' importante assumere fitoestrogeni  attraverso preparati che dichiarino il contenuto in isoflavoni; in commercio sono anche presenti prodotti alimentari a base di soia, ma non permettono di quantificarne con precisione il contenuto.
Questa terapia naturale consente di ottenere buoni risultati e non dà effetti collaterali, a meno che compaiano intolleranza o allergia alla soia (casi molto rari).

Non tutti gli isoflavoni hanno attività estrogenica; quelli attivi sono la ginesteina e, in minor misura, la daidzeina. E' meglio quindi utilizzare prodotti "standardizzati", sulla cui etichetta compaiano informazioni relative alle dosi dei fitoestrogeni e degli altri componenti contenuti nel prodotto.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

Vedi anche "La menopausa e i milel colori dell'autunno" a cura della Dott.ssa Giorgia Micene e "Le terapie complementari per il trattamento della menopausa" a cura della Dott.ssa Monica Viotto

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Flebite

E' uno stato infiammatorio dal quale vengono colpite soprattutto le vene superficiali ed in particolare quelle degli arti inferiori, specialmente se si trovano già in condizioni di vasodilatazione.
La causa può derivare genericamente da un trauma (per es. un'iniezione endovenosa o un'infezione del vaso o in prossimità di esso) oppure essere costituita da un coagulo di sangue che ostruisce il vaso sanguigno (in questo caso si parlerà di tromboflebite).

Nel caso in cui si verifichino grossi traumi, come fratture o interventi chirurgici, si potrà avere la formazione di coaguli all'interno di grandi vasi (soprattutto a livello di gambe ed anche) e, in tal caso, si parlerà di "trombosi venosa profonda".
Fattore di grande importanza nel favorire l'insorgenza di tali patologie è l'ereditarietà, che può  determinare una maggiore predisposizione alla formazione di trombi.


Sintomatologicamente la parte interessata da una flebite è riconoscibile da gonfiore, arrossamento, sensazione di calore al tatto e dolore anche urente, tanto da impedire il camminare quando sia localizzato agli arti inferiori.
Una flebite superficiale verrà diagnosticata facilmente dal medico anche solamente con un esame obiettivo dei sintomi.


Se invece viene individuato un interessamento di vasi profondi con la possibilità di presenza di trombi in vasi sanguigni importanti, si renderà necessaria una diagnostica strumentale con esami come l'eco-doppler  o l'angiografia.

Lasciando alla valutazione del medico gli aspetti terapeutici, si potranno comunque prendere accorgimenti alimentari a scopo preventivo, per esempio incrementando nella dieta l'uso di alimenti ricchi di antiossidanti (Vit.A , C, E) come frutta e verdura che contribuiscono a mantenere integra la struttura dei vasi sanguigni e, contemporaneamente riducendo il consumo di grassi animali (latticini e carni) che invece porterebbero all'effetto opposto.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

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