Con il termine "gastrite " si intende un insieme di disturbi causati da fenomeni di tipo lesivo a carico della mucosa dello stomaco (infiammazione, irritazione derivante da cibi o sostanze ingerite, infezione batterica).
Fondamentalmente si possono avere forme di gastrite acuta oppure di gastrite cronica e il disturbo può interessare un'area ristretta della parete interna dello stomaco oppure essere diffuso a tutta la mucosa.
Tale patologia si manifesta generalmente con sintomi quali crampi, senso di fastidio, gonfiore addominale, frequenti eruttazioni, dolore localizzato all'addome, in alto a sinistra, che può irradiarsi anche alla schiena. Il disturbo, spesso accompagnato da nausea e vomito, si presenta soprattutto a stomaco vuoto e si ha generalmente beneficio con l'assunzione di cibo o di farmaci antiacidi.
Eccezionalmente può accadere che la gastrite sia accompagnata da diarrea e febbre, ma se si verifica un evento come la comparsa di sangue nel vomito o nelle feci allora il problema non deve essere assolutamente sottovalutato ed è di estrema importanza una valutazione medica immediata.
Si può verificare che, nel caso di una forma cronica della malattia ( che si manifesta con sintomi più silenti quali generici disturbi digestivi) si abbia la comparsa di alcuni sintomi caratteristici dell'anemia (respirazione faticosa, debolezza); infatti una possibile conseguenza della gastrite cronica è la cosiddetta "anemia megaloblastica". Tale patologia è dovuta ad una carenza di vitamina B12 , causata da una minore produzione da parte della mucosa gastrica di una sostanza necessaria al suo assorbimento.
La gastrite e le correlate lesioni alla mucosa dello stomaco sono fondamentalmente provocate da una mancanza di equilibrio tra le sostanze che esercitano un'azione aggressiva sulla parete gastrica (acidi, enzimi digestivi) e quelle che invece svolgono un'azione di protezione della mucosa stessa (muco).
A causare ciò possono essere fattori di diversa natura, anche se, spesso, è presente una relazione con forme di origine infettiva (batteri o virus); infatti si è rilevato che all'incirca il 50% della popolazione è infettata da un batterio che possiede la caratteristica di insediarsi proprio nello stomaco: l'Helicobacter Pylori.
Spesso l'infezione dovuta a questo batterio avviene già in età giovanile; una volta ingerito, l'agente patogeno riesce ad attraversare lo strato di muco e si insedia nei tessuti della parete dello stomaco dove provoca, come conseguenza, uno stato infiammatorio, la gastrite, appunto.
A volte, comunque, nei portatori di tale infezione, non sono particolarmente evidenti i sintomi della gastrite e si parla quindi di portatori di una infezione asintomatica; ciò avviene soprattutto negli individui giovani, mentre, con l'avanzare dell'età, i sintomi si rendono più manifesti.
Frequentemente la gastrite è inoltre correlata ad abusi alimentari (grassi, caffé, alcool) o di altro genere (fumo); le sostanze citate sono infatti responsabili, se assunte in quantità eccessiva , di alterare la struttura della parete gastrica, rendendola più facilmente attaccabile dalle sostanze che compongono le secrezioni gastriche.
Infine ulteriori cause di gastrite possono essere l'assunzione di alcuni farmaci ( ad es. antinfiammatori, acido acetilsalicilico, cortisone), lo stress (che provoca l'aumento della produzione di secrezioni gastriche), ingestione di sostanze velenose o corrosive, applicazioni radioterapiche e altre ancora.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.