Neo

Il neo è una macchia di colore bruno, del diametro di pochi millimetri, di  forma tondeggiante, che presenta una superficie liscia o poco rilevata.

Può essere definito  "piano" se non è in rilievo, "cupuliforme" se rilevato, "peduncolato" quando è allungato, "pendulo" se fuoriesce dalla superficie della pelle.
Si deve tenere presente che un neo a volte può degenerare in melanoma, produzione anomala dei melanociti che porta ad una forma tumorale molto pericolosa , e quindi si devono osservare le variazioni del suo aspetto nel tempo.


I nei a rischio sono : nei asimmetrici, nei  con bordi che tendono ad essere frastagliati, quelli  che cambiano colore diventando più chiari nei soggetti con carnagione scura o più scuri nelle persone di pelle chiara e infine quelli con diametro maggiore di 6 mm.


Se un neo comincia ad aumentare di volume e di forma bisogna subito rivolgersi al medico: il melanoma si estende dapprima solo sul piano orizzontale per cui si può facilmente asportare senza pericoli di metastasi.

Dato che l'esposizione al sole, specie nei soggetti a pelle chiara,favorisce la degenerazione dei nei, si deve evitare l'esposizione diretta ai raggi solari nelle ore centrali della giornata, anche se protetti da creme; questo vale soprattutto per i bambini le cui scottature solari possono rappresentare un rischio anche a distanza di anni.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

 Share/Bookmark  
   

I difetti visivi

Miopia

La retina è costituita da uno strato nervoso posto nella parte posteriore del bulbo oculare e su di essa dovrebbe convergere la luce che entra nell'occhio, dando origine ad impulsi nervosi che arrivando al cervello si trasformano in immagini.

La miopia si verifica quando il fuoco, cioè il punto in cui converge la luce, è posto davanti alla retina anziché sulla retina stessa, per cui il soggetto ha difficoltà nella visione da lontano.
Un occhio miope è più lungo del normale e per ottenere una visione perfetta occorre anteporgli una lente divergente che porti i raggi luminosi sulla retina.

La miopia che abbiamo ora descritto è detta 'assile' in quanto riguarda l'asse ottico dell'occhio, ed è la più frequente.
E' ereditaria e si manifesta gradualmente entro l'età adulta.
Non dipende da atteggiamenti errati, né da sforzi visivi.
Occorre correggerla con occhiali o lenti a contatto adeguate in modo da abituare il soggetto ad una visione nitida fin dalla tenera età.

Ipermetropia

L'ipermetropia si verifica invece quando il fuoco cade dietro alla retina.
L'occhio in questo caso è più corto del normale ed è necessario intervenire con una lente convergente.
Anche questa forma è detta 'assile', è la più comune ed è ereditaria.
Si manifesta già  in tenera età.

In caso di ipermetropia lieve il cristallino, struttura trasparente a forma di lente che si trova dietro l'iride e serve a focalizzare i raggi luminosi sulla retina nella visione degli oggetti vicini, può ovviare parzialmente al problema per quanto riguarda la visione lontana.
In questo caso la diagnosi è più difficile e l'oculista, per scoprire il difetto, deve effettuare la visita dopo l'instillazione di un collirio che dilati la pupilla e blocchi l'elasticità del cristallino stesso.

Spesso l'ipermetropia può regredire in quanto l'occhio, aumentando di volume con l'avvicinarsi dell'età adulta, viene ad avere una dimensione tale da ovviare all'inconveniente, ma  talvolta, se non corretta, si ripresenta più avanti, quando il cristallino perde elasticità.

Una visita oculistica dissipa ogni dubbio e chiarisce la necessità o meno di un intervento con lenti adeguate, evitando anche disturbi quali cefalea o affaticamento dell'occhio nella visione da vicino.

Astigmatismo

Nella persona astigmatica, a causa della forma anomala della cornea e del cristallino, la luce che entra nell'occhio non viene fatta convergere in un punto, ma in una linea e questo causa una visione confusa; si deve intervenire con lenti particolari, di forma cilindrica ed orientate secondo un asse ben preciso e diverso per ogni soggetto.

Tale difetto è presente fin dalla nascita e rimane solitamente stabile con il passare degli anni; va corretto al più presto per permettere agli occhi di imparare ad avere una visione corretta.
Se si interviene troppo tardi non si avranno risultati validi.

Presbiopia

La presbiopia si manifesta intorno ai 45-50 anni e impedisce di avere una visione corretta da vicino.
E' causata da una riduzione della capacità accomodativa dell'occhio per perdita di elasticità del cristallino dovuta all'età.

Si può ovviare con lenti adatte che possono essere di vari tipi.
Esistono infatti occhiali per la sola lettura, graduati secondo le esigenze del soggetto,  oppure con lenti 'bifocali' o 'multifocali'.

Le lenti bifocali sono formate da una parte a forma di mezzaluna adatta alla visione da vicino, inserita in una lente più grande studiata per la visione da lontano ; vengono usate da chi ha problemi per entrambe le visioni.

Le lenti multifocali , dette anche progressive, hanno  invece uno spessore che varia dalla parte centrale verso quella inferiore. Richiedono un periodo di adattamento perché il soggetto deve abituarsi ad utilizzarle. Per leggere non si  può abbassare il capo, ma lo sguardo e quindi sono consigliabili per chi deve continuamente alternare la visione da vicino e quella da lontano.
Ogni caso va quindi valutato dall'oculista al fine di trovare la soluzione più adeguata.

I miopi quando diventano presbiti riescono a leggere senza occhiali in quanto i loro occhi mettono a fuoco gli oggetti vicini senza bisogno di accomodazione; il loro problema però varia a seconda della distanza a cui mettono a fuoco, che dipende dal grado di miopia.

Leggi anche 'Cause di cecità e nuove tecnologie per la retina'

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

 

 

 

 Share/Bookmark  
   

Osteoporosi

L'osteoporosi è la riduzione della massa e della densità dell'osso. La riduzione delle "travate ossee" è responsabile di fratture vertebrali, del collo del femore e dell'epifisi distale del radio (polso). La causa dell'osteoporosi è multifattoriale  e colpisce prevalentemente le donne rispetto agli uomini, in età avanzata e maggiormente i popoli occidentali; ne consegue che le donne in menopausa sono i soggetti maggiormente colpiti.

Ciò è dovuto al fatto che la fissazione del calcio è favorita dagli ormoni sessuali (estrogeni); quando le ovaie smettono la produzione di estrogeni, in menopausa, si verifica una normale caduta del calcio contenuto nelle ossa con conseguente osteoporosi e fragilità ossea.

Cosa fare, allora, per prevenire l'osteoporosi ?

  • Innanzitutto è necessario utilizzare le ossa affinché si irrobustiscano e quindi è necessario fare un'attività fisica adeguata (ginastica, piscina o almeno un camminata di 30-40 minuti a passo veloce tutti i giorni).
  • Bisogna, poi, ridurre le perdite di calcio. Il calcio è utilizzato dal nostro organismo per "tamponare" il sangue. Quando introduciamo proteine animali, gli aminoacidi che le compongono si trasformano in acido solfidrico che è assorbito nel sangue abbassandone il pH (cioè acidificandolo). Il nostro organismo, allora, reagisce immediatamente richiamando calcio dalle ossa che, entrando nel sangue, riporta il pH a valori normali. E' necessario, quindi, ridurre drasticamente le proteine della carne, formaggi e latte.
  • Bisogna anche assumere calcio. Per molti anni si proponeva alle donne in menopausa l'introduzione di grandi quantità di latte e latticini perché contengono molto calcio. Ciò è vero, però le loro proteine acide richiamano calcio dalle ossa in misura maggiore di quello che apportano per cui è meglio evitare di assumere questi alimenti. Il calcio si trova in grandi quantità nel sesamo, nelle mandorle, nelle noci e nocciole, ma anche nei legumi, broccoli, cime di rapa, cavoli e olive.
  • La Vitamina D è indispensabile per fissare il calcio e possiamo assumerla mangiando pesce. Però siamo in grado si sintetizzarla autonomamente all'interno della nostra pelle con l'aiuto dei raggi ultravioletti. Quindi importante stare spesso all'aria aperta.
  • Attenzione perché alcuni additivi alimentari, come i polifosfati, impediscono l'assorbimento del calcio.

Dr. Roberto Aloesio

Bibliografia:

Dominguez LJ, Scalisi R, Barbagallo M -  "Therapeutic options in osteoporosis" - Acta Biomed. 2010;81 Suppl 1:55-65..

Marcason W. - "What is the effect of a high-protein diet on bone health?" - J Am Diet Assoc. 2010 May;110(5):812.

Vondracek SF. - "Managing osteoporosis in postmenopausal women." - Am J Health Syst Pharm. 2010 Apr;67(7 Suppl 3):S9-19.

Villarini A, Allegro G - "Prevenire I tumori mangiando con gusto" - Ed. Sperling & Kupfer, 2009

WCRF/AIRC -  "Food, Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective" - AIRC - Washington DC 2007


ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

 

 

 Share/Bookmark  
   

ASTRAGALO

ASTRAGALO
 

FAMIGLIA:

Fabaceae

HABITAT:

Originario dell'estremo oriente e della Cina in particolare.
Cresce in luoghi erbosi, boschi caducifogli da 100 a 1.400 m. di altitudine

PARTE USATA:

Radici

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

Azione immunostimolante, cardioprotettiva, antiossidante.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

Non va utilizzato in gravidanza, durante l'allattamento e nel bambino di età inferiore ai 6 anni.

 

KELP

ALGA KELP 

 

FAMIGLIA:

Lessoniaceaee (Laminarie)

HABITAT:

Il Kelp è un alga bruna originaria degli ambienti marini del Pacifico, diffusa lungo le coste del Nord e Sud-America, della Nuova Zelanda, dell´Africa e dell´Australia.

PARTE USATA:

Il tallo

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

Stimolante metabolico, moderatore dell´appetito (effetto saziante), favorente la perdita di peso, antinvecchiamento, seboregolatore (applicazione topica).

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

Per il contenuto in iodio il suo uso è controindicato nell´ipotiroidismo, disturbi cardiaci, angina pectoris, infarto, nell´ipertensione. Non usare in gravidanza ed allattamento.

Torna all'indice

FB 2

instagram

 

linkedin

privacy informativa

Privacy Policy

Privacy Policy