ZENZERO

ZENZERO
     

FAMIGLIA:  

Zingiberaceae

HABITAT:

Originario dell'Asia orientale, nei paesi tropicali lo Zenzero è largamente coltivato dal livello del mare fino a 1500 m. In India e in Cina lo Zenzero viene considerato fra le piante medicinali più importanti

PARTE USATA:

Rizomi

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

Lo Zenzero, o Ginger, possiede proprietà benefiche per la digestione, aumenta la peristalsi intestinale, favorisce il riequilibrio della flora batterica intestinale.
È quindi un tonico e antinfiammatorio delle vie digestive, stomachico e carminativo, antiemetico, antalgico e antinfiammatorio locale.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

Si possono manifestare pirosi gastrica e diarrea.
Il Ginger riduce l'aggregazione piastrinica, è quindi sconsigliata l'associazione con farmaci (aspirina, warfarina, altri anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici) che possono influenzare la coagulazione.
E' controindicato in gravidanza.

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SALICE

SALIX ALBA 

FAMIGLIA:

Salicaceae

HABITAT:

Il Salice è un albero che cresce spontaneo e molto comune nelle nostre campagne.

PARTE USATA:

corteccia

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

Il fitocomplesso ha attività antinfiammatoria.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

Raramente gli estratti di Salice possono irritare la mucosa gastroduodenale.
Il Salice, non dovrebbe essere assunto in gravidanza, allattamento ed in età pediatrica.
Controindicato nei soggetti allergici all'aspirina. Possibile potenziamento degli effetti collaterali per contemporanea assunzione di alcool, sedativi e barbiturici, antiaggreganti e anticoagulanti, FANS, metotrexate, ACE-inibitori ed antidiabetici orali.

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LUPPOLO

LUPPOLO 

FAMIGLIA:

Cannabaceae

HABITAT:

Cresce in luoghi freschi semiombrosi;terreni incolti margini boschivi ruderi.

PARTE USATA:

si utilizzano i coni, cioè le infiorescenze femminili.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

Ha proprietà digestive, spasmolitiche, sedative del sistema nervoso centrale, antinfiammatorie e antibatteriche delle vie urinarie. Per via esterna le applicazioni topiche alleviano i dolori reumatici e artritici.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

il Luppolo contiene anche fitoestrogeni. Non esistono ancora dati sul suo impiego nei disturbi della menopausa, né esistono estratti di Luppolo standardizzati in fitoestrogeni. Può tuttavia interagire con psicofarmaci, barbiturici e con l'alcool per l'effetto sedativo, ma soprattutto con eventuali terapie ormonali. Non dovrebbe essere assunto dalle donne con tumori della mammella estrogeno-dipendenti. Non usare in gravidanza e in allattamento

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Primum non nocere: Medicina Funzionale di Regolazione

     

La Medicina Funzionale di Regolazione (M.F.R.) è quella disciplina che focalizza la propria attenzione sui disturbi funzionali manifestati dalla persona, andando a ricercare la causa prima di questo disturbo.  Favorisce, sostiene ed attiva il processo di autoguarigione nell’organismo. E’ quella branca della medicina che basa il proprio metodo sulla fisiologia. E’ cioè quell’intervento atto a sostenere, ripristinare le capacità di guarigione proprie della persona, rispettandone l’equilibrio. Individuando ed eliminando tutti i fattori che ostacolano il buon esito della terapia e quindi della cura. Rimuovendo cioè i campi di disturbo (stati d’intossicazione, presenza eccessiva di metalli pesanti, inquinanti di varia natura, alimenti intolleranti o che creano allergie, cicatrici, disagi emotivi, …) si può riacquistare la capacità di guarire.

E’ una metodica che mette in relazione i punti di forza e di debolezza della persona, ponendo l’attenzione su questi ultimi al fine di cercare di ottenerne il miglioramento.  Attraverso la Medicina Funzionale di Regolazione si riarmonizza il sistema in modo che lo stesso dia il meglio di sé, senza entrare in distress e al deragliamento del sistema stesso.

E’ una medicina a misura d’uomo, personalizzata e 'cucita' sul soggetto in esame. E’ una modalità che aiuta a migliorare se stesso partendo dai propri talenti. E’ come se si slatentizzasse la capacità del sistema uomo, in maniera fisiologica.

La M.F.R. modernizza i concetti della risposta allo stress di Cannon W. E. (intorno agli anni 20 del secolo scorso) e i concetti della sindrome generale di adattamento di Selye, alla luce degli ultimi studi della PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia). Storicamente agli inizi degli anni cinquanta, Cannon e Selye sono le due figure a cui si deve il termine di stress. Cannon considerò l’importanza dell’attivazione del sistema nervoso autonomo in risposta ad un evento stressogeno, quindi lo stress veniva definito in base agli stimoli necessari per ottenere queste risposte fisiologiche. Selye invece fu il primo a far partecipare alla definizione di stress il sistema endocrino. Inoltre secondo questo studioso, le manifestazioni si verificano in maniera aspecifica, in seguito a qualsiasi tipo di stimolo ed indipendentemente dal tipo di stimolo.

La M.F.R. è quindi un ponte fra medicina accademica e medicina non convenzionale, si può dire che è una medicina integrata, infatti è suo compito comprendere il senso biologico dei meccanismi di regolazione del soggetto vivente (sistema nervoso autonomo, sistema metabolico e regolazione cerebrale). La M.F.R. oltre ad avere un approccio differente al paziente, perché valutato come individualità biochimica, pone attenzione sulla matrice extracellulare, quel sistema che si occupa del nutrimento delle cellule e della rimozione dei prodotti di scarto.

La maggior parte dei medici funzionalisti italiani fa riferimento alla scuola tedesca, ricca di materiale scientifico sul versante bioenergetico, omeopatico e omotossicologico. Per la medicina convenzionale italiana, quella della mutua e degli ospedali per capirci, il termine 'funzionale' il più delle volte non è conosciuto o confuso con le metodiche riabilitative del sistema osteo-mio-articolare o, per coloro che si sono documentati un po’ di più,  è collegato esclusivamente a malattie senza sintomi, psicosomatiche o addirittura immaginarie.

Lo studio funzionale del sistema neuro-endocrino, del sistema immunitario e di quello nervoso autonomo, è nient’altro che la comprensione dei mediatori dell’adattamento alla quotidianità della vita. Questo permetterà al medico di fornire strumenti di osservazione e di ragionamento innovativi in grado di valutare gli effetti cumulativi degli stressor e le capacità da parte del sistema di rispondere alle richieste poste.

La M.F.R. integra le metodologie diagnostiche convenzionali con sistemi di biorisonanza che analizzano la fisiologia energetica del soggetto. Con questi sistemi si riuscirà a cogliere i cambiamenti fisiologici che intercorrono fra disturbi pre-clinici e stressor e lo svilupparsi della patologia conclamata. Il supporto di strumentazione di biorisonanza, agevolerà sia il lavoro di anamnesi che quello di terapia, velocizzando il sistema di sblocco di tutta una serie di interferenze a cui l’organismo potrebbe essere sottoposto, dal semplice stato di intossicazione a quello legato a campi di disturbo alimentare, emozionale, ….

Attraverso la M.F.R si ha la rivisitazione della semeiotica e la valutazione dei primi segnali disfunzionali, in modo da poter intervenire prima che il sistema si cronicizzi su una condotta non consona.

La M.F.R. offre la possibilità di avere un approccio in grado di spiegare la/e causa/e su un problema di salute, senza porre attenzione ed impostare una terapia solo sul sintomo.

La M. F. R., come è stato già detto è supportata da strumentazioni (Check, Audiocolor, Matrix, EmWave, Select), attraverso cui porre diagnosi e terapia utilizzando le leggi della biorisonanza.

Questa modalità terapeutica, negli ultimi anni ha trovato una collocazione importante all'interno di molte squadre sportive (Milan calcio, Novara calcio, Lega Nazionale Pallavolo serie B, Federazione Italiana Fitness, Aironi Italian Rugby, Grande Milan Rugby, Natural Bodybuilding, Fitness Italy, …)

Personalmente questo tipo di approccio al paziente ha cambiato in me, anni fa, la qualità del lavoro e il servizio offerto al paziente. Mi ha dato la possibilità di integrare le varie conoscenze di cui dispongo e di poter utilizzare i vari presidi terapeutici quali supporto nutrizionale, l’omeopatia, la fitoterapia, …. in modo da essere orchestrati da un filo comune che li tiene uniti e cioè la M.F.R. Si comprendono molto di più nel paziente le dinamiche fisiologiche che in quel momento non sono sufficientemente efficienti e si imposta una terapia personalizzata andando a risolvere la causa che sostiene il problema.

E’ sicuramente una modalità terapeutica che pone l’attenzione sul paziente, sulla propria individualità fisiologica, biochimica, emotiva, …

 Dr.ssa Monica Viotto

 
     
 

 

 

Malattie sessualmente trasmesse (MTS)

Esistono più di venti malattie a trasmissione sessuale (MTS) causate da virus, funghi, parassiti, batteri; l'AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è la più temibile ed  in questi ultimi anni è al centro dell'attenzione, ma anche le altre non sono da trascurare e rappresentano uno dei problemi di salute più gravi nei paesi industrializzati ed in quelli in via di sviluppo.

Il contagio avviene durante i rapporti sessuali attraverso il contatto diretto di liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali) con le mucose. Alcune patologie, quali le infezioni da herpes, si trasmettono anche attraverso la saliva e in caso di gravidanza  il contagio può coinvolgere il feto e, al momento del parto,  il neonato.
Le infezioni trasmesse al piccolo possono causarne la morte in quanto portano non solo alla contrazione della malattia stessa, ma  al coinvolgimento di tutto l'organismo con sintomi più gravi.

L'epatite B e l'epatite C, la sifilide e l'Aids sono trasmesse anche tramite le trasfusioni di sangue infetto o attraverso lo scambio di siringhe infette tra tossicodipendenti.
Più rari, ma non trascurabili, i casi di contagio di sifilide, gonorrea, papilloma virus provocati da contatto con biancheria, asciugamani  e altri articoli da toeletta infetti.

La maggior parte delle MTS  (tranne l'epatite B e l'Aids, che coinvolgono tutto l'organismo) si manifestano con sintomi localizzati alle zone in cui è avvenuto il contatto, ma se trascurate possono estendersi e causare gravi danni, quali sterilità, cecità, lesioni cerebrali.

Nelle donne spesso si arriva ad un interessamento dell'apparato riproduttivo con forme infiammatorie croniche che portano a dolori pelvici, nausea, febbre, difficoltà della gestazione, sterilità.

Le MTS più diffuse sono, in ordine decrescente,  la tricomoniasi,   le infezioni da Chlamidia, l'AIDS , la gonorrea e la sifilide.

Interessano fasce di età sempre più basse. I giovani adolescenti, infatti,  sono i più esposti al contagio, specie nei paesi poveri, anche per mancanza di conoscenze e per difficile accesso ai mezzi di prevenzione.

Fattori favorenti della diffusione di queste patologie sono anche la maggior mobilità delle persone, con i frequenti viaggi all'estero, ed i rapporti occasionali frequenti (turismo sessuale). Inoltre le stesse lesioni provocate da varie MTS aumentano il rischio di trasmissione.

La prevenzione sta alla base di ogni strategia per ridurre questo problema e consiste nel promuovere una maggiore informazione e l'uso dei profilattici che, se usati correttamente e per tutti i tipi di rapporti, compresi quelli orali, annullano ogni rischio di infezione.
Si deve anche cercare di scoprire gli individui portatori di malattia, cioè quelle persone che non manifestano sintomi ma possono trasmettere la patologia, in modo da evitare altri contagi o recidive (ricadute). Non è facile perché spesso l'ignoranza o la malafede portano a nascondere questo tipo di malattie e quindi si arriva al coinvolgimento di partner ignari o, peggio, di nascituri.

Per quelle malattie per cui esiste un vaccino (ad esempio l'epatite A e B) è bene attuare la prevenzione nelle categorie a rischio.

Il controllo delle MTS è una delle priorità dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e di altre organizzazioni sanitarie. La strategia si basa in gran parte sulla prevenzione.
Nei paesi dell'est europeo l'incidenza di queste malattie è cento volte più alta che nei paesi europei occidentali e questo causa una recrudescenza dei casi anche in paesi prima indenni da questi problemi. 
Anche in Italia e tra gli italiani le infezioni continuano a crescere di numero e non solo tra chi pratica turismo sessuale o con stranieri.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

 

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