FUCUS

FUCUS VESICULOSUS


FAMIGLIA:

Fucaceae.

HABITAT:

si trova lungo le coste dei mari temperati e freddi dell'emisfero nord, ed è particolarmente abbondante nel canale della Manica.

PARTE USATA:

il tallo.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

utile in caso di obesità,sovrappeso,cellulite.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

non va usato in pazienti portatori di malattie tiroidee caratterizzate da iperfunzione della ghiandola, come ad esempio il morbo di Basedow. L'iperdosaggio può causare ipertiroidismo con tremori, irritabilità, tachicardia, insonnia e ipertensione arteriosa. In rari casi può causare reazioni allergiche anche gravi. E' controindicato anche nel paziente cardiopatico, in particolare se portatore di aritmie ipercinetiche, nell'ipertensione arteriosa grave, in gravidanza e durante l'allattamento. Potenzia l'azione di eventuali terapie a base di ormoni tiroidei. Va usato con cautela nel bambino al di sotto dei 12 anni di età.

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GARCINIA

  

GARCINIA CAMBOGIA

 

FAMIGLIA:

Guttiferae.

HABITAT:

diffusa nell'India centro-meridionale, in particolare nelle regioni costiere.

PARTE USATA:

la buccia dei frutti.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

usata in dislipidemie,obesità e sovrappeso.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

nessuno degno di nota.

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GIMNEMA

GYMNEMA SILVESTRE

FAMIGLIA:

Asclepiadaceae.

HABITAT:

originaria dell'India e del Pakistan, è un rampicante arboreo molto ramificato, che raggiunge anche grandi altezze.

PARTE USATA:

le foglie, dal sapore amaro e acre.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

utilizzata nelle iperglicemie ed in caso di obesità e sovrappeso.

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

nessuno degno di nota. Va tenuto presente che potenzia l'azione degli ipoglicemizzanti orali e dell'insulina, per cui è spesso necessaria una riduzione della loro posologia per evitare crisi ipoglicemiche.

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Insufficienza renale

I reni filtrano un gran numero di sostanze dannose presenti nel sangue, ma se questa funzione si altera  si parla di insufficienza renale che può essere acuta o cronica.

Questa patologia dipende da incapacità dei reni di esplicare la loro funzione escretoria e regolatoria.

Nella forma acuta ciò si verifica improvvisamente e rapidamente (blocco renale), si ha oliguria (riduzione della produzione di urina), valori di emoglobina normali e invariate  dimensioni dei reni; le cause sono gravi infezioni, notevole disidratazione, impiego di particolari farmaci o interventi chirurgici.

Nella forma cronica invece si ha perdita permanente della funzione renale con accumulo graduale delle sostanze dannose nel sangue, che può portare a intossicazione con danni irreversibili nel giro di pochi anni.

La pressione arteriosa è alta, ed inoltre il paziente accusa stanchezza, pallore, e scarso appetito.

Se si verifica in età evolutiva può provocare anche ritardo nella crescita.
E' comunque più frequente negli anziani

La causa solitamente è una malattia , per esempio il diabete, l'ipertensione o la glomerulonefrite, ma anche terapie molto prolungate con farmaci quali i FANS ed alcuni analgesici in associazione possono portare a questa potologia.

L'insufficienza renale cronica richiede trattamenti con specifici farmaci e dieta adeguata.
Nei casi più gravi si deve ricorrere a dialisi e trapianto renale.

La diagnosi si effettua con esami di laboratorio e strumentali (radiografia e d ecografia).

Per quanto riguarda il regime nutrizionale la Società Italiana di Nefrologia (SIN) ha pubblicato le linee guida per la terapia conservativa dell'insufficienza renale cronica:

Proteine 0.7 g/kg/peso ideale (75% ad alto valore biologico)

Glucidi 60% delle calorie (zuccheri complessi, alimenti a basso indice glicemico)

Lipidi 30% delle calorie (rapporto ac.grassi polinsaturi:saturi > 1.2; COL 300-350 mg/die)

Calorie > 35 Kcal/kg peso ideale /die

Potassio Introito libero per VFG > 10 mL/min

 (dal sito http://www.sin-italy.org/ )

E' importante il controllo periodico di un dietista in modo da evitare malnutrizione: infatti il ridotto apporto di proteine dev'essere sempre bilanciato da un maggior introito di carboidrati e lipidi , pur tenendo sempre conto dello stato di salute del paziente.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

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GINKGO

GINKGO BILOBA 

FAMIGLIA:

Ginkgoaceae.

HABITAT:

è il solo sopravvissuto di un ordine che fu molto comune sulla terra fino all'era terziaria. Si trova in Cina e in Corea, e attualmente è coltivato negli Stati Uniti e in Europa.

PARTE USATA:

le foglie.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE:

utilizzato per la prevenzione dell'aterosclerosi,deficit di memoria,insufficienza venosa degli arti inferiori,emorroidi,arteriopatia degli arti inferiori,problemi oculari, allergia, pitiriasi rosea, orticaria, eczema, eritema solare, dermatite da contatto e disidrosi.
Ha anche azione ipocolesterolemizzante,

EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI:

può potenziare l'azione dei farmaci antiaggreganti e anticoagulanti. In rari casi e a dosaggi elevati può provocare diarrea. Va usato con cautela in pazienti epilettici in terapia con sodio valproato e carbamazepina, poichè può ridurne l'effetto farmacologico. In alcuni rari casi può dare reazioni allergiche di tipo cutaneo.

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