Addio agli apparecchi che contengono mercurio

Il 3 Aprile 2009 è entrato in vigore il decreto ministeriale che vieta la produzione, a partire da questa data, di termometri e altri apparecchi di misurazione contenenti mercurio destinati alla vendita al pubblico (manometri, barometri e sfigmomanometri).

Questa normativa ha avuto un lungo percorso, cominciato nel 1997 e culminato dieci anni dopo nell'approvazione da parte del Parlamento europeo.

Negli anni precedenti, la legislazione europea aveva già ridotto l'uso e l'emissione di questo elemento, ma i suoi dannosi effetti sull'ambiente marino hanno richiesto ulteriori provvedimenti.

Il mercurio, infatti, è un elemento tossico che non si degrada e , se disperso, contamina l'ambiente e la catena alimentare.

I vecchi strumenti a mercurio continueranno a circolare ed essere utilizzati, anche per evitare che vadano a danneggiare l'ambiente sotto forma di rifiuti.

Non rientrano inoltre nella normativa gli oggetti che risalgono a più di 50 anni fa e, fino al 3 ottobre 2009, nemmeno i barometri a mercurio.

La Commissione europea prenderà in esame alternative affidabili e più sicure per gli sfigmomanometri e per le altre apparecchiature di misurazione contenenti mercurio.

E' già in commercio un termometro in vetro per la misurazione della temperatura corporea contenente all'interno del capillare una lega di Stagno, Gallio e Indio chiamata "Galinstan " , metallo fluido a temperatura ambiente con caratteristiche fisiche simili a quelle del mercurio, ma non tossico e quindi sicuro per l'ambiente. Si può infatti smaltire nei normali rifiuti domestici.

 

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