Il rischio di soffrire di ipertensione è presente in molte persone, ma in particolare in coloro che hanno altri componenti della famiglia che soffrono di questo problema, specie se si tratta dei genitori.
Molti sono i parametri da studiare per approfondire questo argomento, per esempio se il rischio sia costante per tutta la vita o più marcato in età giovanile, se si leghi maggiormente all'ipertensione materna o paterna, se sia in relazione all'età di insorgenza nei genitori.
La Johns Hopkins University di Baltimora ha effettuato per anni degli studi per capire questi meccanismi e si è arrivati a conclusioni molto interessanti.
Sono stati presi in esame un migliaio di casi per cinquant'anni e si è tenuto conto delle variazioni dei valori pressori nel tempo, degli stili di vita (attività fisica, indice di massa corporea, abitudine al fumo, al consumo di alcool e caffè), della presenza o meno di un genitore o entrambi con problemi di ipertensione,
Si è così evidenziata la correlazione tra ipertensione dei genitori e dei figli adulti: sia l'ipertensione materna sia quella paterna influenzano fortemente i valori pressori nei figli. Inoltre se entrambi i genitori sono ipertesi le probabilità aumentano ulteriormente. Ma il fattore che più incide è l'insorgenza precoce (prima dei 55 anni) del problema in entrambi i genitori che fa aumentare moltissimo le probabilità di un problema analogo nei figli prima dei 35 anni di età.
Sono quindi molto importanti la prevenzione ed il monitoraggio dei valori pressori nei soggetti che presentano ipertensione parentale, specie se manifestata in età giovanile e in entrambi i genitori.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.