La grafologia è stata definita dai più insigni cultori con espressioni molto variate a seconda dell"intento specifico perseguito da ognuno di essi nel collocarla tra le scienze che si occupano della conoscenza dell"uomo. Tuttavia notiamo una sostanziale concordanza nel precisare che la grafologia serve a stabilire il rapporto tra la scrittura e la personalità individuale dello scrivente. I primi studiosi, come il Michon, hanno attribuito un valore preminente all"intuito nell"esame delle scritture e perciò l"hanno definita "arte". In seguito, invece, si è lavorato per la scoperta e la sperimentazione di un metodo e di leggi che ne garantissero l"attendibilità scientifica e la comunicabilità. Si è pervenuti allora, con maggiore precisione e verità, a mettere in risalto il valore di "scienza sperimentale". Taluni hanno preferito parlare di psicologia della scrittura o psicografologia, ma sempre con il significato comune al termine grafologia, e cioè lo studio delle indicazioni psichiche che scaturiscono dallo scritto di una persona. G. Moretti l"ha definita "scienza sperimentale che dal solo gesto grafico d"uno scritto umano rileva le tendenze sortite da natura". Il gesto grafico è per lui quello spontaneo, automatico, di chi non ha più bisogno di comandare coscientemente la propria mano nell"atto dello scrivere, in quanto l"abitudine lo ha portato ad un atteggiamento personale libero da ogni controllo. Il gesto grafico è, sempre secondo il Moretti, la personalità dello scrivente materializzata nella sua scrittura. Certamente le tendenze innate, risultanti da tutto un complesso genetico, sono la costituzione fondamentale che più direttamente e stabilmente incide nella singolarità grafica. Tuttavia non senza importanza sono le modificazioni e variazioni che gli stati momentanei producono nel gesto grafico, come pure le deformazioni o alterazioni provocate da tensioni eccessive o da stati patologici. Altra definizione di indubbio valore espressivo consideriamo quella di L. Spotti: "La grafologia è la scienza che studia le leggi regolanti l"interdipendenza tra i fenomeni grafici e i fenomeni fisiopsichici". E" qui meglio indicato il significato di scienza sperimentale attraverso la scoperta di leggi e di costanti che, sole, possono inserire la grafologia tra le discipline in cui le enunciazioni teoriche sono convalidate dalla verifica. Pertanto si può concludere, ampliando la definizione come proposto da Torbidoni e Zanin che la grafologia è la scienza sperimentale che dalla espressione grafica naturale dello scrivente ne rileva la personalità psicofisica con le componenti intellettive,tendenze temperamentali, attitudini professionali, costituzione somatica,predisposizioni morbose, congenite ed in atto.
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