Ipertensione

L'ipertensione è un aumento della pressione sanguigna arteriosa determinato da fattori favorenti di diversa natura, quali la forza di contrazione del cuore, lo stato di rilasciamento e di contrazione delle arterie periferiche, a sua volta determinato da ormoni, il funzionamento renale e la densità sanguigna.

La pressione cosiddetta "massima" è quella che si registra nel momento in cui il cuore si contrae (sistole) mentre la "minima" è quella riferita alla fase di rilasciamento cardiaco (diastole).
Lo strumento che viene utilizzato per rilevare i valori pressori è lo sfigmomanometro.


Molte gravi patologie sono legate alla pressione arteriosa troppo elevata, ad esempio l'ictus, l'infarto e l'insufficienza renale, per questo è importante controllare i valori e intervenire in caso di anomalie.
L'ipertensione arteriosa non dà sintomi particolari e per sapere se rientra nei parametri considerati normali bisogna misurarla; se è alta si deve ripetere la misurazione in tempi successivi e in orari diversi e solo allora , se si riscontrano valori sempre eccessivi, si deve ricorrere al medico per eseguire gli esami di laboratorio necessari e stabilire la terapia più consona.

Se il problema non dipende da patologie particolari riguardanti i reni o le ghiandole surrenali allora si parla di "ipertensione essenziale".
Il medico deve valutare quale terapia è più adatta anche in base ad altri fattori quali la presenza di valori glicemici alti (diabete) o l'ipercolesterolemia , che vanno ad aggravare il quadro.


Alcune abitudini di vita possono influire molto sui valori pressori , ad esempio il fumo e l'alimentazione; spesso quando l'ipertensione non è grave basta modificare questi parametri per ottenere ottimi risultati.
Si deve ridurre la quantità di sale nella dieta, bisogna ridurre il peso corporeo in caso di obesità, eliminare il fumo e ridurre al minimo lo stress con tecniche di rilassamento; anche la vita sedentaria favorisce l'ipertensione e una sana attività fisica collabora a migliorare il quadro. L'assunzione di caffè aumenta la pressione in modo temporaneo , ma non è provato che incida stabilmente sui valori.


Le conseguenze dell'ipertensione sono rilevabili a lungo termine, dopo anni o decenni, a livello di cuore,cervello e reni. Le arterie possono venire danneggiate fino ad arrivare ad una trombosi (chiusura) o ad una rottura (emorragia); il cuore subisce un ingrossamento (ipertrofia)per poter pompare il sangue ad una pressione maggiore e questo può causare un'insufficienza cardiaca; le arterie coronarie vengono danneggiate con riduzione del loro diametro fino ad arrivare alla chiusura completa e all'infarto; il cervello, a causa di un'irrorazione insufficiente dovuta al danno delle arterie cerebrali, può essere colpito da ictus con conseguenze invalidanti quali paralisi, disturbi del linguaggio, demenza; nei reni si ha una riduzione della filtrazione causata dai danni a livello dei capillari con conseguente insufficienza renale.


Il numero di ipertesi è piuttosto elevato nei paesi industrializzati a causa delle abitudini di vita; molti individui non sanno di essere ipertesi in quanto non rilevano i valori pressori e quindi non intervengono con terapie,inoltre ci sono anche molte persone che non seguono le terapie pur sapendo di doverlo fare.

I farmaci con cui si agisce per ridurre il problema e possibilmente eliminarlo appartengono a diverse categorie e vengono scelti a seconda dei casi : i diuretici, i calcio antagonisti, i beta bloccanti, gli ace inibitori e altri ancora sono consigliati dal medico da soli o in associazione.
Il paziente deve sempre riferire al medico gli eventuali effetti collaterali per poter arrivare ad una terapia mirata e adeguata.

VEDI ANCHE : RISCHIO IPERTENSIONE

ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

Scarica la Tabella per la registrazione dei valori di Pressione Arteriosa

 

 

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