L'agente infettivo di questa malattia è un batterio: lo Streptococco Beta-emolitico di gruppo A . Il contagio può avvenire per contatto diretto sia con persone ammalate sia con "portatori sani", i quali, pur risultando immuni, anch'essi, come gli ammalati, veicolano il batterio tramite la saliva, il muco o anche le microscopiche particelle emesse durante la respirazione.
L'incubazione dura generalmente poco meno di una settimana, dopodichè compaiono i primi sintomi, con febbre alta (fino a 39-40°), vomito, mal di gola e dolori addominali.
L'eruzione cutanea compare generalmente nell'arco di 2-3 giorni dalla comparsa dei primi sintomi, manifestandosi dapprima all'inguine e alle ascelle per estendersi in seguito a tutto il corpo, salvo che intorno alla bocca; il viso appare invece soltanto arrossato.
La manifestazione esantematica consiste in piccole macchie rosa , puntiformi e molto ravvicinate, più numerose alle ascelle, all'inguine e ai gomiti. Anche la lingua si arrossa (la caratteristica "lingua a lampone") e a volte si ha ingrossamento delle linfoghiandole del collo.
L'esantema si esaurisce generalmente nell'arco di 3-5 giorni, sostituito da una desquamazione della pelle in piccole lamelle, iniziando dal volto per poi continuare su tronco, mani e piedi.
La contagiosità è massima durante la fase acuta.
Complicanze rare ma temibili della scarlattina sono la glomerulonefrite (infiammazione dei reni) e la malattia reumatica.
Per quanto riguarda la prevenzione non esistono vaccini e, comunque, non risultano necessarie misure particolari trattandosi di una malattia lieve e di breve durata; sarà sufficiente rimanere a riposo, tenere una dieta leggera e integrarla con l'assunzione di vitamine, soprattutto durante la fase di convalescenza.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.
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