Morbillo

Il periodo di incubazione è solitamente di 10-12 giorni. Il contagio avviene per contatto diretto con l'ammalato, solitamente attraverso le goccioline di saliva  veicolate con il respiro e diffuse con starnuti e colpi di tosse.


I sintomi iniziali sono  febbre, spesso anche alta, tosse stizzosa, raffreddore e occhi arrossati ed irritati (fotofobia); dopo un paio di giorni dalla comparsa dei primi sintomi compare l'esantema, costituito da macchie rosate irregolari spesso unite tra loro, che interessa prima il viso, vicino all'attaccatura dei capelli dietro alle orecchie, e poi, nell'arco di 2-3 giorni, si estende alle braccia, al tronco e alle gambe. Il colore diventa rosso più scuro.

La comparsa dell'esantema è accompagnata da gonfiore e tumefazione generalizzati e spesso da occhi intensamente arrossati. E' in questo periodo che la febbre raggiunge i suoi massimi valori (anche 39-40°), per poi ridiscendere gradualmente ai valori normali nei giorni successivi.

L'esantema comincia a scomparire  dopo 5-6 giorni e lascia una fine desquamazione cutanea.


Il morbillo è una malattia molto contagiosa a partire da 2-3 giorni prima della fase catarrale fino a 2-5 giorni dopo la comparsa dell'esantema.

Principali complicanze del morbillo possono essere bronchite, broncopolmonite, otite e, anche se per fortuna molto raramente, encefalite.

La principale forma di prevenzione è rappresentata dal vaccino che viene solitamente somministrato ai bambini (associato a quelli per rosolia e parotite) di età compresa tra i 12 ed i 15 mesi con un richiamo a 6 anni.


La cura consisterà, oltre naturalmente alle indicazioni terapeutiche fornite dal medico, nel tenere il soggetto a letto, possibilmente in penombra (a causa della fotofobia), nel seguire una dieta leggera, reidratazione abbondante con bevande adatte e integrazione con vitamine, soprattutto B e C. Per alleviare il prurito è possibile utilizzare il talco mentolato.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

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