Il contagio si propaga con il contatto diretto tra individui, anche se per brevi periodi (soprattutto attraverso la saliva e il respiro). Colpisce solitamente bambini tra i 3 e i 14 anni di età.
Dopo un periodo di incubazione che si aggira solitamente sui 16-18 giorni, compaiono di solito i sintomi iniziali che possono essere rappresentati da febbre, spesso non particolarmente alta, mal di gola, raffreddore, occhi che lacrimano, dolori alla testa.
A tali sintomi si accompagna, in modo più o meno evidente a seconda dei soggetti, l'eruzione cutanea improvvisa. Le macchie sono rosa, più chiare di quelle del morbillo, ed iniziano dalla testa, orecchie, guance, fronte, nuca e collo, per estendersi poi al torace nel giro di 24 ore.
Dopo un paio di giorni si manifesta un gonfiore alle ghiandole linfatiche della nuca e del collo, che diventano dolenti al tatto.
Spesso i sintomi possono passare inosservati.
Il periodo di contagiosità della malattia si estende da due giorni prima della comparsa dell'eruzione fino a una settimana dopo.
Per evitare di contrarre tale malattia (particolarmente rischiosa per le donne in gravidanza per i possibili gravi danni al feto) si potrà ricorrere alla vaccinazione, oltre a cercare ovviamente di evitare il contatto con soggetti contagiosi.
Le eventuali terapie, strettamente di competenza del medico curante, potranno essere integrate con l'assunzione di vitamine e l'uso di talco mentolato, quest'ultimo per alleviare l'eventuale irritazione cutanea.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.
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