Il rapporto di coppia è spesso una relazione speculare nella quale ogni partner tende a cercare l'approvazione dell'altro o, in certi casi, punta a sopraffarlo con il fine di omologare sempre più strettamente la coppia ad un modello predefinito. In altri casi, è invece la profonda differenza tra i partner che scatena timori, gelosie, sospetti così forti da far esplodere il rapporto o chiuderlo in modo intollerabile. Ovviamente uno sbilanciamento del genere non è benefico, perchè significa che i partner tendono ad annullare nel nome della coppia la propria personalità individuale: il pericolo è che, così facendo, la relazione si trasformi in una gabbia asfittica e scarsamente dinamica.
In quali casi si possono intravedere le prime avvisaglie di una crisi di coppia imminente? Quando subentra l'abitudine: la noia è uno dei nemici più temibili del legame a due perchè appiattisce la vita, l'Eros, i discorsi, i progetti e in definitiva tutte le scelte del partner. Quando la persona con cui si vive diventa troppo prevedibile, se appare ogni giorno più scontata, sempre la stessa, allora il rapporto comincia a vacillare. E si finisce che non si gioca, non si ride, non si scherza più. Il gioco è il "sale" di tutti i rapporti, non solo di quelli di coppia. Una battuta detta al momento giusto scioglie le tensioni e saper ridere rende più simpatici, se non addirittura attraenti. Il saper far sorridere, l'aver voglia di scoprire, di giocare, di stupire, di sorprendere il partner è uno dei segni più importanti dell'amore. Succede, però, che a volte si diventi competitivi e allora è l'inizio della fine: se il legame diventa una battaglia continua, significa che i partner vivono la coppia come un'occasione di distruzione e non d'amore. Sono i casi in cui,pur essendo insieme, ci si affanna per far primeggiare (troppo) le singole individualità, perdendo di vista le fondamenta comuni del rapporto. E infine, uno dei sintomi più preoccupanti è quando non si è più "naturali": esistono coppie che fin dall'inizio si reggono sul fatto che i partner recitino una parte funzionale all'esistenza del rapporto. Per esempio lui è un collerico... ma per il bene della coppia non scoppia mai. Oppure lei amava da morire andare a ballare, ma da quando sta con lui afferma che la danza non le interessa più.... Sono tutti comportamenti falsi e innaturali che con il tempo ,crepa dopo crepa, portano alla rottura.
La coppia sana si forma e cresce in maniera naturale e vive il rapporto quotidiano nel nome del dialogo, dello scambio di vedute e di pareri e della continua scoperta non solo interna alla coppia ma che la coppia pone in essere anche per l'esterno condividendo la scoperta del "mondo" insieme. Una coppia felice non ha obiettivi da raggiungere: quanto più un rapporto è fondato su uno scopo (fare dei figli, comprare una casa, pagare il fondo pensione....) più la coppia diventa arida e poco creativa. Una coppia felice cerca di "navigare" il più a lungo possibile "a vista"... se si fa carico di troppi progetti, di troppe aspettative, perde di vista la fantasia, l'improvvisazione, la leggerezza, valori che sono imprescindibili in una coppia dinamica. Non si possono passare le giornate pianificando il domani, sacrificando l'oggi per future felicità.... il domani potrebbe non esserci! Vale sempre la pena di ricordarcelo e di vivere le emozioni del presente sino in fondo, con complicità e passione. La coppia è felice anche quando non è il "banco di mutuo soccorso"..."senza di te non saprei vivere"... è la classica frase che lascia intendere che il rapporto sia in realtà una stampella emotiva. Se è vero che in alcuni casi la relazione di aiuto (peraltro più che lecita) si realizza all'interno della coppia va tuttavia detto che questo non può e non deve essere il fulcro del rapporto: una coppia è felice quando i partner non stanno insieme per "bisogno", altrimenti è destinata a morire, poichè uno dei due prima o poi sarà visto come un "peso", limitando libertà e movimenti dell'altro, che proprio perchè assillato da responsabilità che non dovrebbe né avere né vivere , prima o poi sarà destinato a stancarsi o a scappare verso lidi più liberi e leggeri.
Una coppia non può fermarsi... è una entità in continua evoluzione, dinamica e viva, che si trasforma ogni giorno. Se invece si ferma dentro un modello, arriva alla pacifica convivenza... allora è sempre a rischio. Insomma, la coppia è fonte di felicità quando è costituita da individui autonomi, capaci di essere indipendenti, che la portano a fluire e modificarsi con il ritmo della vita, senza sforzarsi di renderla "eterna". E' necessario che entrambi i partner conservino, pur nell'ambito della relazione, degli spazi assolutamente personali, dedicati agli hobbies, alle passioni, allo sport... specie se queste appassionavano anche prima dell'incontro. Il nostro uomo o la nostra donna, è un compagno di viaggio e ci ama per come ci ha conosciuto: se rinunciamo a noi stessi credendo di rafforzare il rapporto siamo sulla strada giusta per seppellirlo. E non ostiniamoci a riempire di parole tutti gli spazi comuni con il partner... una coppia che funziona condivide non solo il dialogo ma anche il silenzio... saper stare nella stessa stanza con occupazioni diverse e in silenzio senza darsi fastidio o sentirsi infastiditi dalla presenza dell'altro è sempre segno che la coppia gode di buona salute. In un rapporto di coppia ci sono momenti per parlare e altri per tacere...anche lo scambio verbale di coppia ha i suoi precisi equlibri, i suoi tempi, i suoi momenti: saperli dosare è fondamentale per la sopravvivenza a due!