E’ uno stress chimico indotto nel nostro sistema da uno squilibrio fra la produzione e l’eliminazione di una serie di agenti ossidanti, fra i quali si ricordano i radicali liberi. E’ caratterizzato da un meccanismo di danno cellulare dovuto ad un eccesso di sostanze chimiche definite radicali liberi. Questi ultimi sono una qualsiasi specie chimica, atomo o molecola, di natura organica o inorganica, che avendo elettroni spaiati nei suoi orbitali, tende ad accoppiarli, cedendone o acquistandone per eliminare la situazione di disaccoppiamento. Facciamo un piccolo passo indietro per vedere che cos’è un elettrone. L’elettrone è una particella elementare portatrice di carica negativa, costituente l’atomo. L’atomo forma la materia. L’atomo è costituito da un nucleo, formato da protoni (con carica elettrica positiva) e neutroni (che non hanno carica elettrica) e da orbitali esterni (come se fosse il sistema solare, il sole, il nucleo, gli orbitali esterni, gli elettroni, i vari pianeti). Ogni atomo contiene tanti elettroni quanti sono i protoni dentro il suo nucleo. E’ per questo che si dice che i radicali liberi sono elementi molto reattivi. La presenza infatti dell’elettrone spaiato nell’ultimo orbitale lo rende particolarmente reattivo nell’interazione con altri elettroni di altre molecole. L’azione dei radicali liberi si estrinseca a livello di alcune componenti cellulari, quali i lipidi, le proteine e gli acidi nucleici con conseguente alterazione della cellula stessa. I radicali liberi sono normalmente prodotti durante i processi metabolici che richiedono l’utilizzo di ossigeno. Sono quindi intermedi obbligati di reazioni chimiche basilari per i processi vitali dell’organismo che vanno dalla trasformazione degli elementi nutritizi alla difesa dell’organismo, alla detossificazione. Le specie ossidanti ed i radicali liberi svolgono cioè importantissimi ruoli fisiologici quale la trasmissione di segnali chimici fra cellule, la difesa nei confronti di batteri, il controllo sulla pressione sanguigna. E’ quindi solo l’eccesso, di una o più classi ossidanti, che è implicato nello stress ossidativo e dannoso per l’organismo. Nel corso degli ultimi decenni lo stress ossidativo ha suscitato enorme interesse, perché si è constatato che lo stesso, per le sue più o meno capacità ossidanti, può indurre danni su qualsiasi componente strutturale del sistema, in maniera indiscriminata, senza prevedibilità degli effetti. Gli organismi hanno sviluppato una serie di sistemi di difesa contro le specie chimiche reattive e le specie reattive dell’ossigeno (ROS), che sono potenzialmente lesive. Questi sistemi si chiamano antiossidanti. Questi possono essere endogeni (glutatione, superossidodismutasi), quindi prodotti dal nostro organismo, o esogeni (vit. C, vit. E) e quindi introdotti con gli alimenti. Se questi ultimi fossero insufficienti, si renderebbe necessaria l’introduzione di integratori specifici da parte del medico competente. Inoltre, senza entrare troppo nello specifico, si può dire che gli antiossidanti si dividono in : 1) preventivi, la cui funzione è quella di impedire o ritardare l’ossidazione, tramite rimozione o inibizione dell’agente ossidante e quindi prevengono l’inizio dell’ossidazione rimuovendo i radicali iniziatori. 2) secondari, quando interrompono l’ossidazione una volta avvenuta. Il sistema antiossidante è ubiquitario nell’organismo, sia nei distretti extracellulari che in quelli intracellulari. Si può essere esposti in maniera episodica a fattori pro-ossidanti, quali stili di vita non corretti, inquinanti atmosferici ambientali, fumo di sigaretta, infezioni, utilizzo di farmaci, quali la pillola, la radioterapia. Si è detto che l’eccesso dello stress ossidativo non compensato è direttamente responsabile di tutta una serie di alterazioni che si ripercuotono sul piano fisico, dal semplice invecchiamento, anche precoce, alla comparsa di tutta una serie di patologie molto comuni come l’ipertensione, ictus, l’infarto, il diabete, l’artrite reumatoide, alcuni tumori; oggi infatti si ritiene molte malattie siano associate allo stress ossidativo. Si può quantificare lo stesso attraverso analisi di laboratorio specifiche, individuando poi se vi è un’aumentata produzione di radicali liberi o una riduzione delle difese antiossidanti. Per mantenere le difese antiossidanti performanti è importante seguire uno stile di vita corretto, che comprenda un’alimentazione equilibrata e bilanciata, ricca di sostanze antiossidanti, quali frutta e verdura ed un corretto esercizio fisico. Queste sono misure semplici per controllare il metabolismo ossidativo attraverso la riduzione della produzione delle specie reagenti e l’attivazione dei sistemi metabolici antiossidanti. | ||
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