Perdere peso e mantenere una linea snella, per molti, è una vera e propria battaglia quotidiana. Questo perchè, troppo spesso, ci si affida a regimi alimentari reperiti su internet, ottenuti tramite il passaparola, o – ancora peggio – realizzati con il fai-da-te, senza tenere in considerazione tutte le variabili essenziali per l’elaborazione di una dieta sana, quali i principi nutrizionali degli alimenti e il quadro clinico personale. L’importanza di una dieta sana risiede nel fatto che la perdita di peso non ha solo ricadute estetiche ma ha, in primo luogo, un impatto importante sulla salute globale.
Una valida opzione per molte persone consiste nella dieta chetogenica, o dieta iperproteica, soprattutto se il trattamento viene eseguito sotto controllo medico combinando dieta, esercizio e coaching. La dieta chetogenica è un regime alimentare a basso contenuto di grassi e carboidrati e con una quantità più alta di proteine che permette di perdere grasso preservando i muscoli. Non è un aspetto banale: uno dei rischi di una dieta squilibrata, infatti, è proprio quello di perdendo peso in maniera errata intaccando il tono muscolare piuttosto che la massa grassa. Un altro aspetto molto positivo della dieta chetogenica è quello psicologico: con questo regime alimentare è infatti possibile iniziare a perdere peso fin dai primi giorni e sentirsi pieni di energia, senza avere fame, incentivando la motivazione a continuare, a dispetto delle diete che faticano a portare risultati rendendo l’impegno frustrante e demotivante.
Che cos’è la dieta chetogenica?
“Chetogenico” è il termine usato per identificare un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati che ottenga più calorie da proteine e grassi e meno dai carboidrati. Prevede la riduzione dei carboidrati facili da digerire, come zucchero, soda, pasticcini e pane bianco.
Quando si assumono meno di 50 grammi di carboidrati al giorno, il corpo esaurisce il carburante (zucchero nel sangue) che può consumare rapidamente. Ciò richiede in genere da 3 a 4 giorni e, da quel momento, l’organismo inizia a scomporre proteine e grassi per produrre energia, il che fa perdere peso. Questo processo si chiama chetosi e permette una più rapida perdita di peso.
A chi serve la dieta iperproteica?
Sebbene più comunemente le persone si mettono a dieta per apparire più in forma, in realtà la perdita di peso può portare numerosi vantaggi per la salute generale ed anche per aiutare a gestire alcune condizioni mediche specifiche, come l’epilessia, le malattie cardiache e alcune malattie del cervello, tanto per citarne alcune. Nel caso specifico, come accennato in precedenza, è sempre importante che sia il medico a stabilire se una dieta chetogenica è adatta al proprio caso, soprattutto per quelle persone che soffrono di diabete di tipo 1, per le quali la dieta keto potrebbe non essere indicata.
Perdita di peso e benefici per la salute con la dieta keto
Una dieta chetogenica può far perdere più peso nel primo mese rispetto ad altre diete grazia al fatto che ci vogliono più calorie per trasformare il grasso in energia di quanto non ne servano per trasformare i carboidrati in energia. Inoltre, una dieta ricca di grassi e proteine è più soddisfacente per l’organismo e fa avvertire meno fame, attutendo il picco insulinico. L’insulina è l’ormone che consente al corpo di utilizzare o immagazzinare lo zucchero come carburante: una dieta chetogenica consente di bruciare rapidamente questo carburante, quindi non è necessario conservarlo. Ciò significa che il corpo ha meno di bisogno e produce meno insulina, facendo perdere la sensazione di fame continua che si avverte quando i livelli di insulina sono molto alti.
Non meno importante il fatto che, seppur possa sembrare controintuitivo, la dieta chetogenica nonostante il maggior apporto di grassi può aumentare il colesterolo “buono” e abbassare il colesterolo “cattivo”, anche in questo caso grazie ai livelli più bassi di insulina che possono impedire al corpo di produrre più colesterolo riducendo il rischio di pressione alta, arterie indurite, insufficienza cardiaca e altre condizioni cardiache.
La dieta keto potrebbe essere molto utile anche in caso di acne, poichè i carboidrati sono collegati a questa condizione della pelle e quindi la loro riduzione può aiutare. Inoltre, il calo di insulina innescato dalla dieta chetogenica può anche aiutare a fermare gli sfoghi di acne poichè l’insulina può indurre il corpo a produrre altri ormoni che provocano focolai.
Anche i disturbi del sistema nervoso, che interessano il cervello e la colonna vertebrale, così come i nervi che li collegano insieme, possono trarre beneficio da questo regime alimentare. Parliamo di epilessia, malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson, i disturbi del sonno ed anche altre patologie neurologiche possono essere aiutate da una dieta chetogenica grazie all’azione protettiva dei chetoni (prodotti dal corpo quando scompone il grasso per produrre energia) nei confronti delle cellule cerebrali contro i danni.
Una dieta iperproteica può aiutare anche nella gestione della sindrome delle ovaie policistiche, che si manifesta con ovaie più grandi di quanto dovrebbero essere e con piccole sacche piene di liquido attorno agli ovuli. Ancora una volta, potrebbero dipendere da troppo alti livelli di insulina e per questo motivo le diete chetogeniche, che riducono sia la quantità di insulina prodotta che quella necessaria all’organismo, possono aiutare a trattarla, insieme ad altri cambiamenti nello stile di vita, come l’esercizio fisico e la perdita di peso.
Una dieta chetogenica può aiutare anche gli atleti per le proprie performance in termini di resistenza, ad esempio corridori e ciclisti. Nel tempo, infatti, questo regime aiuta il rapporto muscolo-grasso e aumenta la quantità di ossigeno che il corpo è in grado di utilizzare quando lavora.
Nonostante tutti questi benefici, come già detto, è essenziale che sia il medico a valutare la possibilità di adottare questo regime alimentare, a seconda del paziente, poiché, in alcuni casi predisposti, potrebbero manifestarsi effetti collaterali, fortunatamente non gravi, come stitichezza, lieve ipoglicemia o indigestione. In rari casi, le diete a basso contenuto di carboidrati possono portare a calcoli renali o alti livelli di acido nel corpo (acidosi) o “l’influenza cheto”, che può includere mal di testa, debolezza e irritabilità, alito cattivo e stanchezza. Inoltre, quando il corpo brucia le sue riserve di grasso, mette al lavoro i reni: i cambi alimentari possono risultare complicati per chi è obeso o per quanti soffrono di altri problemi di salute come diabete, malattie cardiache o ipertensione. Ecco perchè è importante apportare modifiche alla dieta lentamente e solo con la guida del proprio medico.