"Per esperienza personale ho capito quanto possa essere feconda “l’arte dell’immaginare”. Il pensiero è costituito da immagini e cambiare immagine vuol dire rappresentarsi davanti agli occhi una realtà diversa. Pensarsi in modo diverso, per ciò, vuol dire già immaginarsi diversi da come siamo abituati a considerarci, perché è nel pensiero che nasce il primo passo verso il cambiamento. Se “qualcosa” può essere immaginata diversamente da come è, allora è chiaro che potrà essere modificata. La scrittura rafforza questo meccanismo universale. Alimenta una predisposizione innata nell’uomo: il riconoscimento dell’essere ma nella prospettiva del divenire, dell’essere già predestinato al futuro. La scrittura, dando materialità all’inesistente, quindi, permette di sentirsi e vedersi attori di un’altra realtà. Da qui l’importanza psicologica che la scrittura riveste nel nostro modo di prefigurare il cambiamento, di darci una nuova immagine di noi stessi, di prevedere per noi un “io autentico”, tutto da scoprire o da ricostruire. I resoconti scritti dalla sofferenza individuale, le righe dolorose". Siti web:
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