Si dice che nello sport il 90% delle prestazioni dipende dalla mente. Tuttavia, dedichiamo la maggior parte del nostro tempo, impegno e denaro all’allenamento fisico e tecnico, compreso tutto, dall’attrezzatura e dagli allenatori alle iscrizioni in palestra e ai massaggi sportivi, lasciando poco tempo e poco spazio sulle nostre risorse mentali.
Sebbene gli psicologi dello sport siano attivi da anni, ancora non sono molto diffuse le pratiche mente-corpo come consapevolezza, meditazione, yoga e altre pratiche di medicina complementare che, se inserite in un regime di allenamento, possono ottimizzare le performance degli atleti. Imparando a rimanere concentrati sul momento presente e a rafforzare la connessione mente-corpo, queste terapie mirano a sentirsi meglio nella propria pelle. Ma la consapevolezza e l’allenamento mentale sono davvero la chiave per ottenere le massime prestazioni?
Il legame mente-corpo
In qualsiasi situazione competitiva, è naturale che l’adrenalina inizi a pompare. Il cuore batte più veloce, i palmi sudano, si sentono “le farfalle nello stomaco”. Ma quando sei in lizza per una gara importante o sei nel bel mezzo di una partita ad alto rischio, sei in grado di rimanere connesso con il momento presente? O la tua mente si perde pensando ad errori precedenti o saltando avanti a risultati futuri?
Quando il nostro cervello viene catturato da pensieri del passato, o pensieri del futuro, si crea una risposta allo stress e non possiamo usare la parte del cervello che ci tiene impegnati in quel momento. Questo “chiacchiericcio” mentale può rendere difficile mantenere la prospettiva e la concentrazione. Se siamo troppo stressati dalle prestazioni, non possiamo prendere buone decisioni e risolvere problemi restando concentrati.
Non solo i nostri pensieri e il dialogo interno possono creare una risposta allo stress, ma hanno anche un impatto sul nostro comportamento. Ciò che ci diciamo influisce su ciò che vediamo e ciò che vediamo influisce su ciò che sentiamo. Recenti studi condotti da ricercatori della Coventry University e della Staffordshire University hanno scoperto che l’aumento dello stress e dell’ansia, inclusa la paura di fallire, influisce sulle prestazioni atletiche in situazioni competitive.
Il potere della concentrazione
Sebbene un certo grado di stress sia normale per gli atleti, abbiamo bisogno di un modo per moderarlo. Dobbiamo anche essere in grado di resistere alle distrazioni interne ed esterne – ansia, paura, una folla rumorosa o persino un compagno di squadra che distrae – in modo da poter prendere buone decisioni nel momento giusto. Sebbene questo campo di ricerca sia ancora relativamente nuovo, ci sono studi promettenti che indagano come l’allenamento mentale può aiutare a cortocircuitare la risposta allo stress del
corpo e creare una connessione mente-corpo più forte.
Uno studio importante ha scoperto che coloro che hanno riportato un maggiore senso di consapevolezza avevano maggiori probabilità di sperimentare uno stato di flusso più elevato (la sensazione di essere totalmente nel momento, che è stata collegata a prestazioni migliorate). Questi individui hanno anche ottenuto punteggi migliori in termini di controllo dell’attenzione e delle emozioni, definizione degli obiettivi e dialogo interiore positivo.
La consapevolezza aiuta ad allenare la corteccia prefrontale, la parte del cervello che crea uno stato mentale calmo e vigile, che ci aiuta a rimanere concentrati, evitare distrazioni e dare il meglio di sé. È uno dei modi migliori per calmare la risposta allo stress nel cervello. Questo ci permette di far scorrere i nostri pensieri ed emozioni senza attaccarci ad essi. Uno studio recente ha scoperto che la meditazione consapevole porta a livelli più bassi di cortisolo a riposo, il cosiddetto “ormone dello stress”.
Portando l’attenzione verso l’interno, attiviamo anche la corteccia insulare del cervello. Di conseguenza, sperimentiamo un maggiore senso di consapevolezza del nostro corpo e miglioriamo la comunicazione tra il corpo e la mente. Questo ci aiuta a percepire i cambiamenti fisiologici, come un muscolo teso o una respirazione superficiale, e ad apportare modifiche in frazioni di secondo anche prima di essere consapevolmente consci di cosa sta succedendo (e prima che questi fattori abbiano la possibilità di influenzare le nostre prestazioni).
Un medico di Medicina Integrata, specializzato in Terapie Mente-Corpo applicate allo Sport, può aiutare i suoi atleti a perfezionare le loro comunicazioni interne e a ridurre il rumore mentale anche attraverso l’impiego di esercizi specifici per sviluppare la capacità di eliminare le distrazioni.
Allenare il cervello
Esistono diversi modi per allenare la mente a concentrarsi sul momento presente ed eliminare le distrazioni. È come rafforzare un muscolo: più ci alleniamo, più diventiamo forti.
Che tu sia un atleta di spicco o semplicemente un amatore che desidera ottenere il massimo dal proprio corpo, ci sono diverse pratiche che possono fare molto, come la respirazione consapevole, tanto per citarne una tra tante.
La ricerca sulla connessione tra terapie mente-corpo e allenamento mentale sulle prestazioni atletiche è ancora un campo emergente e ci sono ancora molti passi avanti che possono essere compiuti. Tuttavia, queste pratiche possono aiutare a ridurre i livelli di stress, connettersi con il momento presente e creare una mente più resiliente. E tutto questo non solo può portare a prestazioni migliori, ma anche a una migliore capacità relazionale non solo in campo, ma anche in ogni momento della vita.
Ridurre i pregiudizi inconsci
Quando siamo sotto pressione, nella vita come nello sport, tendiamo a prendere decisioni affrettate. Agiamo senza riconoscere come ci sentiamo, il che significa che il nostro stress, la stanchezza e le esperienze passate possono emergere e consentire ai pregiudizi inconsci latenti (noti anche come pregiudizi impliciti) nella nostra mente di influenzare le nostre azioni.
Ecco perché le terapie mente-corpo concorrono non solo al benessere nel campo sportivo, ma anche nella sfera della persona a 360°, intervenendo sulla diminuzione dei pregiudizi nella vita quotidiana.
La consapevolezza non solo promuove il benessere positivo della persona ma anche una maggiore produttività: riduce lo stress e l’ansia e migliora la qualità del sonno, la cognizione, la produttività e, in definitiva, la qualità di vita.