La fibromialgia è un disturbo che causa dolore muscolare e affaticamento. Persone con fibromialgia hanno dolore cronico diffuso, così come punti dolenti specifici sul collo, spalle, schiena, fianchi, braccia e gambe, che fanno male già con una una leggera pressione.
Le persone con fibromialgia possono anche avere altri sintomi, come difficoltà a dormire, rigidità mattutina, mal di testa, problemi con il pensiero e la memoria e sindrome dell’intestino irritabile. Le donne con fibromialgia possono anche avere periodi mestruali più dolorosi. La fibromialgia può anche essere associata alla depressione.
Le cause della fibromialgia sono sconosciute, ma potrebbe essere coinvolto il sistema nervoso. Si stima che la fibromialgia colpisca circa 2 milioni di italiani. La maggior parte delle persone con fibromialgia sono donne e alla maggior parte viene diagnosticata intorno ai 40 anni. Tuttavia, anche uomini e bambini possono avere il disturbo.
Può essere difficile da diagnosticare perché molti dei suoi sintomi sono simili a quelli di altre condizioni. Può anche essere difficile da trattare, ecco perché è importante consultare un medico esperto nel trattamento della fibromialgia. Grazie alla Medicina Integrata, però, è possibile ottenere il 100% di efficacia nella gestione della patologia e dei suoi sintomi.
I trattamenti di medicina complementare utilizzati per la fibromialgia
Le terapie convenzionali per la fibromialgia sono limitate e la ricerca dimostra che oggi circa il 90% delle persone con fibromialgia, nel mondo, si rivolge alla medicina complementare, grazie all’ampia gamma di opportunità offerte. Anche i cambiamenti dello stile di vita, compresi i cambiamenti nella dieta, possono aiutare alcune persone a gestire i sintomi.
Omeopatia e fibromialgia
La fibromialgia, ad esempio, risponde molto bene all’omeopatia. Ogni paziente con fibromialgia ha la propria storia, la propria costellazione di sintomi, i propri fattori scatenanti, il proprio modo di affrontare la malattia. In questo tipo di situazione, l’approccio omeopatico entra in gioco, consentendo l’individualizzazione di un rimedio o di un medicinale in modo che corrisponda alle caratteristiche mostrate dal paziente. Come per la maggior parte dei trattamenti omeopatici, il medicinale può essere scelto sulla base dei sintomi della malattia, o sulle caratteristiche del paziente nel suo insieme (prescrizione costituzionale), o su entrambi.
Ciò che è chiaro è che, come sempre con l’omeopatia, il farmaco deve essere personalizzato per il paziente e il caso per avere successo. Tra i rimedi più comunemente efficaci, ad ogni buon conto, è possibile citare il Rhus tox, il rimedio contro i reumatismi per eccellenza, efficace contro il dolore e la rigidità; Arnica, ampiamente conosciuto per la sua azione sulle lesioni per ridurre lividi e gonfiore e utile ogni volta che il corpo si sente contuso e dolorante, soprattutto dopo uno sforzo; Kalmia latifolia, particolarmente utile per i forti dolori ai muscoli, intorpidimento o una sensazione di freddo; Cimicifuga, utile per dolori, indolenzimenti e rigidità sono nei muscoli del collo e della parte superiore della schiena.
Integratori nutrizionali ed erboristici per la fibromialgia
Ci sono studi che indicano che alcune erbe medicinali e integratori naturali possono aiutare a trattare i sintomi della fibromialgia. Alcuni integratori comuni per il trattamento della fibromialgia includono la vitamina D, il cui deficit potrebbe essere collegato al dolore muscolare e osseo e alla stanchezza; la molecola Sam-e, una sostanza naturalmente presente nel corpo che blocca le citochine, proteine che causano l’infiammazione. Questa molecola può anche migliorare l’umore, che può aiutare a gestire meglio il dolore. Tra gli integratori più efficaci rientra anche la Curcuma, spezia utilizzata già da secoli nella medicina tradizionale cinese per alleviare il dolore da artrite e altre condizioni. Il suo composto attivo, la curcumina, può aiutare a combattere l’infiammazione, funzionando un antidolorifico nel corpo.
Il Magnesio, minerale comune che si trova nelle verdure a foglia verde, nelle noci e nei cereali integrali, svolge un ruolo importante nella funzione muscolare e nervosa e può aiutare ad alleviare il dolore muscolare, la rigidità e i crampi causati dalla fibromialgia. La ricerca mostra che le persone con fibromialgia tendono ad avere bassi livelli di serotonina: per questo motivo può essere utile assumere il 5-HTP, una sostanza naturale che viene trasformata in serotonina, la sostanza chimica del cervello che influenza l’umore, il sonno e la soglia del dolore. La Capsaicina, invece, può ridurre la quantità di segnali di dolore inviati dai nervi se applicata in crema sulla pelle. Anche la Melatonina, un ormone naturale prodotto dal corpo che influisce sul ciclo del sonno, può aiutare contro la fibromialgia offrendo un riposo notturno migliore, poichè è assodato che non dormire a sufficienza può peggiorare il dolore nel tempo.
È importante ricorrere agli integratori sempre e solo dopo un consulto medico, poiché anche gli integratori possono comportare effetti collaterali sgraditi se assunti in maniera errata o da un paziente che non è un buon candidato per l’assunzione dello specifico integratore. Ad esempio, livelli eccessivi di vitamina D possono causare problemi di salute, come danni al cuore e ai reni, mentre la molecola SAM-e è sconsigliata per chi soffre di disturbo bipolare perché potrebbe peggiorare i sintomi della mania.
Terapie mente-corpo e fibromialgia
L’obiettivo delle terapie mente-corpo è aumentare la capacità di essere calmi, di pensare in modo chiaro e di gestire lo stress durante il giorno. Per qualcuno con fibromialgia, ciò potrebbe significare essere in grado di controllare le riacutizzazioni e ridurre il dolore. La consapevolezza può portare a cambiamenti nel cervello che forniscono benefici per chi soffre di fibromialgia. Diversi studi che esaminano la connessione tra consapevolezza e dolore hanno mostrato risultati positivi. La ricerca mostra benefici a lungo termine: uno studio pubblicato sulla rivista Psychotherapy and Psychosomatics ha assegnato ai pazienti un programma di otto settimane di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza e i risultati hanno mostrato l’efficacia nel ridurre e aiutare le persone ad affrontare il dolore, l’ansia e la depressione, fino a 3 anni dopo il trattamento.
In che modo portare la mente al presente e rilassare il corpo aiuta a gestire i sintomi della fibromialgia? Gli scienziati hanno diverse teorie. In un rapporto sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience, i medici suggeriscono che la meditazione consapevole può calmare il sistema nervoso simpatico, riducendo lo stress e creando un corpo più rilassato. In uno studio pubblicato sul Journal of Psychosomatic Science, i ricercatori hanno scoperto che i pazienti con fibromialgia sentivano meno dolore e una migliore qualità della vita dopo aver partecipato a un programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza. La pratica della consapevolezza può aiutare in vari modi: aiuta i pazienti a imparare a dirigere la loro attenzione lontano dal dolore, inibisce la capacità del sistema nervoso centrale di percepire il dolore, riduce i pensieri e le sensazioni angoscianti che accompagnano il dolore, aumenta la consapevolezza del corpo, portando a una migliore cura di sé, favorisce il rilassamento muscolare profondo, attenuando la tensione e l’irritabilità e crea un “cuscinetto” contro i sintomi legati allo stress.
Come il microbiota intestinale influisce sulla fibromialgia
Gli scienziati hanno trovato una correlazione tra fibromialgia e alterazioni nel microbiota intestinale. In un articolo pubblicato sulla rivista Pain, un gruppo di ricerca con sede a Montreal ha dimostrato, per la prima volta, che ci sono alterazioni nei batteri nel tratto gastrointestinale delle persone con fibromialgia. Circa 20 specie diverse di batteri sono state trovate in quantità maggiori o minori nei microbiota dei partecipanti affetti dalla malattia rispetto al gruppo di controllo sano. La fibromialgia e i suoi sintomi – dolore, affaticamento e difficoltà cognitive – contribuiscono più di qualsiasi altro fattore alle variazioni nel microbiota e la gravità dei sintomi di un paziente è direttamente correlata a una maggiore presenza o all’assenza più pronunciata di alcuni batteri.
La giusta alimentazione per la fibromialgia
I cambiamenti nella dieta non fanno parte del trattamento standard per la fibromialgia, ma per la medicina complementare sono particolarmente utili ed efficaci, in funzione di sempre più numerosi studi che dimostrano come favorire alcuni cibi rispetto ad altri può aiutare a gestire i sintomi. Ad esempio, ci sono prove che suggeriscono che l’adozione di una dieta antinfiammatoria può aiutare le persone con dolore cronico. Una dieta antinfiammatoria non è un programma alimentare specifico, ma le sue linee guida possono aiutare le persone a fare scelte adeguate.
Anche una dieta a base vegetale può essere utile per ridurre i sintomi della fibromialgia, perché molti alimenti a base vegetale contengono antiossidanti, che aiutano il corpo a smaltire i radicali liberi, i “prodotti di scarto” che il corpo produce naturalmente. Alti livelli di radicali liberi nel corpo possono portare a stress ossidativo e infiammazione. Molte persone con fibromialgia soffrono anche di obesità. L’eccesso di peso può aumentare il rischio di infiammazione e stress ossidativo. Se la fibromialgia coinvolge l’infiammazione, l’adozione di una dieta che incoraggi una persona a raggiungere o mantenere un peso sano può aiutare. La dieta DASH può aiutare a controllare la glicemia, ma ha anche benefici per la salute generale.
In conclusione, sebbene non esista ad oggi una cura per la fibromialgia, la buona notizia è che la medicina integrata può offrire risultati eccellenti nella gestione dei sintomi, attraverso una pluralità di trattamenti pianificati in maniera personalizzata in funzione del singolo paziente e della sua specifica e unica sintomatologia.