L’olfattoterapia è un metodo psico-emotivo basato sull’uso di profumi e sulla vibrazione di alcuni oli essenziali. Agendo su specifiche aree del cervello, le molecole olfattive permettono di liberare determinati ricordi ed emozioni, aiutando così a ritrovare il proprio equilibrio psico- emotivo.
Cos’è l’olfattoterapia?
L’olfattoterapia è una breve terapia energetica psico-corporea basata sugli odori e sul loro potere sul nostro inconscio. Usa l’olfatto, uno dei cinque sensi direttamente legati all’inconscio e alla memoria, e le molecole aromatiche di alcuni oli essenziali per portare in superficie le emozioni responsabili di blocchi o disagi, e trovare così un migliore benessere quotidiano.
I principi fondamentali
L’olfattoterapia si basa sul legame tra l’olfatto e la sfera emotiva e il potere degli odori sul nostro inconscio. Le molecole profumate degli oli essenziali inviano un segnale chimico trasformato in impulso nervoso inviato direttamente al cervello limbico (anche chiamato rinencefalo, “cervello del naso”), il cervello delle emozioni e dei ricordi, senza passare per il diencefalo, il cervello mentale. L’inalazione di determinati oli essenziali consente così l’accesso diretto all’inconscio, risvegliando alcuni ricordi all’origine della sofferenza mentale e/o fisica.
Nel 2004, un team di ricercatori americani ha rivelato l’esistenza di recettori olfattivi neuronali nella mucosa nasale e ha permesso di capire come queste cellule percepiscono gli odori e trasmettono informazioni al cervello. Questa scoperta è valsa loro il Premio Nobel 2004 per la Fisiologia e la Medicina.
Il potere olfattivo degli oli essenziali
La terapia olfattiva utilizza gli oli essenziali come “messaggeri olfattivi”. Estratto dagli organi (fiore, foglia, corteccia o radice) delle piante grazie ad un complesso processo di distillazione, l’olio essenziale è infatti estremamente ricco di molecole odorose che esercitano una forte azione sull’inconscio e sulle emozioni.
Gli odori vibrazionali degli oli essenziali
L’olfattoterapia si basa anche su un approccio energetico all’uomo. L’energia vitale, chiamata Prana, viene veicolata nel nostro corpo attraverso diversi canali. Ad ogni intersezione di questi canali energetici c’è un plesso energetico maggiore, o chakra. Ogni messaggio olfattivo, e più in particolare quello degli oli essenziali, è dotato di una sensazione vibratoria che agisce su questo prana e sui chakra. L’olfattoterapia utilizza quindi le vibrazioni energetiche degli oli essenziali per agire sul sistema energetico umano, a volte attivando un centro “ipo-attivo”, a volte calmando un centro iperattivo.
I benefici dell’olfattoterapia
Al crocevia tra terapie psico-corporee, sviluppo personale e tecniche di risveglio ed espansione, l’olfattoterapia può essere utilizzata per liberarsi da traumi, ridurre lo stress, rimuovere blocchi emotivi o acquisire fiducia in se stessi.
Secondo Gilles Fournil, ideatore del metodo, l’olfattoterapia permette di “conoscersi meglio, essere più sereni, in pace con questa ricerca esistenziale. (...) Offre le chiavi per essere più in pace con se stessi e con il mondo, dando senso all’esistenza “.
In alcuni ospedali, in Francia, vengono organizzati laboratori olfattivi per aiutare i pazienti che hanno subito un trauma cranico o un ictus a ritrovare l’olfatto, e quindi a trasferirsi nel presente.
Olfattoterapia in pratica
Diversi Specialisti possono essere formati in olfattoterapia per ampliare la propria offerta terapeutica. Possono essere osteopati, psicoterapeuti, naturopati, ecc.
Il metodo di terapia olfattiva sviluppato da Gilles Fournil si basa sull’utilizzo di 16 oli essenziali, accuratamente scelti per il loro potere olfattivo e vibratorio:
• Cedro dell’Atlante
• Chiodo di garofano
• Ylang ylang
• Mirra
• Bergamotto
• lavanda officinalis
• verbenone al rosmarino
• rosa damascena
• Geranio rosa
• Eucalipto radiata
• salvia sclarea
• Sandalo
• menta verde
• menta piperita
• Gelsomino
• Incenso
L’olfattore presenta piccole strisce di carta impregnate di olio essenziale. Dopo averli sentiti uno per uno, la persona determina i suoi preferiti e quelli che, al contrario, lo respingono. Poi inizia il lavoro su questa classificazione.
Gli oli essenziali possono essere utilizzati anche in sinergia, per un’azione più mirata.