La sindrome dell’occhio secco è una patologia piuttosto diffusa, soprattutto tra le donne dopo i 45 anni e in menopausa.
Può essere causata da eccessiva evaporazione lacrimale o da una ridotta produzione delle lacrime stesse.
Nel primo caso le lacrime evaporano troppo rapidamente perché contengono una bassa percentuale di sostanza oleosa, nel secondo caso si verifica invece un’insufficiente produzione di soluzione acquosa.
Il risultato è una disidratazione che provoca irritazione oculare.
I sintomi della sindrome dell’occhio secco sono bruciore, prurito, fotofobia, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, arrossamento, secrezioni, lacrimazione eccessiva e disturbi della vista.
Le cause possono essere le modifiche degli equilibri ormonali nelle donne in menopausa, l’uso di lenti a contatto, patologie quali sclerodermia, diabete, gastrite, reflusso gastroesofageo, blefarite, congiuntivite, l’uso di farmaci come ansiolitici, antistaminici o antipertensivi.
Anche una dieta poco equilibrata può essere la causa scatenante, così come la scarsa idratazione o l’utilizzo troppo prolungato di device.
La diagnosi deve essere effettuata da un medico oculista, a cui ci si deve rivolgere ai primi sintomi. Infatti questa opatologia, se trascurata, può portare a infezioni dell’occhio e lesioni alle strutture esterne dello stesso.
Le terapie sono basate sull’uso di lacrime artificiali e gel umettanti, nonchè sulla correzione delle concause.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.