Ulcere da decubito

Le ulcere da decubito sono lesioni della pelle causate da pressione prolungata su determinate zone del corpo in seguito a protratta permanenza a letto o in posizione seduta.

Si formano solitamente a livello dell'osso sacro, sui talloni e sulla nuca.

Quando compaiono sono difficili da curare per cui è molto importante la prevenzione.

I pazienti più a rischio sono quelli impossibilitati a muoversi e in età più avanzata perché in tali casi sono molti i fattori concomitanti che concorrono alla formazione delle ulcerazioni: incontinenza, malattie circolatorie, denutrizione o malnutrizione, malattie metaboliche quali il diabete, debilitazione generale.

Prima di tutto si deve agire per ridurre l'immobilità e a tal fine occorre attuare un frequente cambio di posizione del paziente (circa ogni due ore) sia nelle ore notturne che diurne, facendolo girare sul fianco destro, sul sinistro e mettendolo anche in posizione supina, sempre che queste posizioni siano compatibili con la situazione patologica in cui l'infermo si trova.

Se il malato è seduto occorre evitare che scivoli in avanti in modo che non subisca sfregamento della pelle contro le lenzuola.
Il cambio di posizione dev'essere fatto con delicatezza, evitando che il corpo sfreghi contro il piano di appoggio, sollevandolo e ruotandolo.

Le persone che attuano questa manovra dovranno essere due e prive di anelli prominenti alle dita, unghie lunghe orologio al polso, per evitare ogni contatto rischioso: anche una piccola ferita può dare infatti origine a un'ulcerazione ben più profonda.

Dato che non sempre è possibile attuare queste misure di prevenzione a causa della carenza di personale di assistenza e di problemi organizzativi, si può ricorrere a presidi molto utili per ridurre la pressione sull'area di appoggio quali materassi in gommapiuma con cuscinetti in silicone da inserire a livello dei punti a rischio, materassi ad aria, molto rumorosi e non adatti ai pazienti obesi, cuscini di piuma, che devono essere sprimacciati spesso, pelli di agnello, che vanno lavate spesso e sostituite con regolarità in quanto perdono morbidezza, archetti alzacoperte, che tengono appunto le coperte sollevate.
Le ciambelle non sono sempre adatte in quanto si spostano facilmente.

Le lenzuola devono essere di tessuto morbido, ben distese e senza rammendi, e sempre asciutte.

Si deve assolutamente evitare il contatto diretto della pelle con cerate e teli in gomma, che vanno sempre posizionati sotto una traversa in tessuto morbido e assorbente. Ottime quelle usa e getta.

Qualsiasi corpo estraneo presente tra le lenzuola e la pelle dev'essere rimosso in quanto anche se piccolo potrebbe provocare lesioni.

Per evitare che la padella sia causa di escoriazioni è meglio coprirla con un telo morbido, in casi a rischio è sempre meglio ricorrere ai pannoloni usa e getta e alle traverse.

Molto importante è anche l'igiene delle zone più vulnerabili. A tal fine si deve ricorrere ad acqua e detergenti acidi possibilmente liquidi, facendo seguire il lavaggio da un'accurata asciugatura per mezzo di tamponamento con panno morbido.

Per mantenere la pelle morbida ed elastica può anche essere utile applicare creme o olii protettivi quali quelli che si usano per i neonati.

Si deve invece evitare l'uso di borotalco, di alcol denaturato e di tutti quei detergenti troppo energici che disidratano la pelle rendendola ancora più esposta al rischio di lesioni.
Anche i massaggi con alcol canforato o alcol saponato sono dannosi perché lesivi.

Quando le misure di prevenzione non sono sufficienti la pelle si arrossa , diventa lucida e comincia a presentare lesioni per cui si deve ricorrere al consiglio medico e infermieristico.

La parte interessata non va sottoposta a pressione, dev'essere mantenuta accuratamente pulita utilizzando soluzione fisiologica tiepida applicata con irrigazione delicata a bassa pressione.

Le zone infette vanno disinfettate con prodotti non irritanti, ad esempio a base di clorexidina.
Solitamente non è necessario ricorre a prodotti a base di antibiotici.

Le lesioni superficiali possono essere protette con speciali pellicole adesive semipermeabili in materiale sintetico trasparente che permette ai tessuti di traspirare, mantiene il giusto grado di temperatura e umidità e  favorisce la guarigione.
Non è adatto a ferite profonde.

Su ferite con essudato si usano medicazioni a base di idrocolloidi che hanno uno strato esterno impermeabile e uno interno che assorbe l'essudato formando un morbido gel che va a riempire la piaga mantenendo il giusto grado di umidità che favorisce la guarigione.

Queste medicazioni possono essere rimosse senza danno e senza traumi, il gel viene eliminato con soluzione fisiologica.

Se la ferita è profonda ma senza essudato si utilizzano paste idrocolloidali.

Non vanno mai usate le garze tradizionali ed il cotone che si attaccano alla ferita, per cui la danneggiano al momento della rimozione, e ne assorbono l'umidità rallentandone  la guarigione.

Non vanno nemmeno usati prodotti in polvere che favoriscono la formazione di croste, e le pomate devono essere applicate in strato sottile, dopo aver rimosso con soluzione fisiologica tiepida  i residui della precedente applicazione.

Spesso sulle piaghe si forma una crosta spessa che va rimossa chirurgicamente per evitare infezioni e accelerare la cicatrizzazione.

Dato che le ulcere quando sono estese comportano perdita di liquidi e di proteine si deve integrare la dieta con prodotti dietetici adeguati.

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

 

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