Anoressia e bulimia

Anoressia e bulimia sono l"espressione di uno stesso disagio, di un errato rapporto con il proprio corpo e spesso nascondono una profonda necessità di affetto e di aiuto.

L"anoressia si manifesta con un rifiuto del cibo ed un"ossessiva ricerca di perdita di peso tramite la diminuzione di alimenti ritenuti ingrassanti. Si arriva ad una percezione distorta del proprio peso, ritenuto in ogni caso eccessivo.

La bulimia consiste invece in un desiderio esagerato di mangiare, per cui si introduce cibo nel proprio organismo voracemente ed a qualsiasi ora notturna e diurna, con conseguente sensazione di disgusto nei confronti di se stessi, sensi di colpa, desiderio di espellere ciò che si è mangiato.
Il bulimico spesso è di peso normale e quindi più difficile da individuare.

Anoressici e bulimici hanno inoltre la tendenza a svolgere un"eccessiva attività fisica, in modo  ossessivo, a indurre il vomito, ad usare lassativi e diuretici, ad indossare abiti scuri o neri per mascherare le forme, ad isolarsi per evitare gli incontri conviviali per non dover giustificare i propri strani comportamenti.

Chi si trova a vivere a fianco di persone che soffrono di questi gravi problemi deve assumere un atteggiamento né troppo neutro ed indifferente, né eccessivamente assillante: nel primo caso, infatti, allontanerebbe ancora di più il malato, nel secondo si renderebbe complice del suo comportamento.

Si deve mostrare interesse e solidarietà, disponibili e comprensivi, ma si deve anche far seguire il bulimico o l"anoressico da personale medico specializzato che possa supportarlo sia psicologicamente che farmacologicamente.

Gli specialisti di solito sono l"endocrinologo, il dietologo e lo psicologo.
Le terapie sono differenti a seconda dello stato fisico del paziente e possono anche prevedere  il ricovero ospedaliero. Quando è possibile si lascia che la persona continui la sua normale vita e  si rechi in ospedale solo per le visite, i colloqui con il dietologo e le sedute di psicoterapia.

L"endocrinologo ha un ruolo molto importante: controlla le conseguenze della malattia sul fisico e decide gli esami da eseguire; difficilmente prescrive una terapia in quanto affida alla dieta e alle sedute di psicoterapia la soluzione del problema.

Lo psicologo tenta di far affiorare le problematiche che hanno portato a quella situazione; recentemente si tende ad affidarsi alla terapia "cognitivo-comportamentale" che non scava nel passato, ma affronta il disagio del momento in corso.

Il dietologo stabilisce un corretto regime alimentare che comprende la graduale reintroduzione degli alimenti che erano stati esclusi dalla dieta.

Per combattere anoressia e bulimia, esistono, in Italia, parecchi centri dedicati proprio alla cura dei disturbi del comportamento alimentare.

E"stata realizzata dal Ministero della Salute di concerto con il Ministro per la Gioventù, una mappatura dei centri pubblici e privati accreditati che offrono cure per i pazienti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare.
La mappa, validata dalle singole Regioni, è stata presentata il 9 giugno 2010 a Palazzo Chigi ed è attualmente disponibile all"indirizzo:

http://www.disturbialimentarionline.it

ATTENZIONE:  Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.

 

 

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