I fiori di Bach in medicina veterinaria

I Fiori di Bach sono 38 preparati a base di fiori e piante (in effetti sono 36 le varietà di fiori oltre alla gemma dell’ippocastano e all’acqua sorgiva di fonti note per le loro particolari proprietà), utilizzati come sussidi naturali nelle situazioni di disagio emotivo, secondo l"intuizione di un medico di origini gallesi, il Dr. Edward Bach, vissuto in Gran Bretagna nei primi anni del secolo scorso. 

• Ogni singolo principio floreale corrisponde ad un particolare stato emozionale, così come percepito dalla straordinaria sensibilità del Dr. Bach. Egli fu pioniere nell"intuire che, attraverso quella sorta di dialogo esistente tra cervello e sistema immunitario, la selezione e l"assunzione di una o più essenze, a seconda dello stato d"animo dell’individuo, favorisce il riequilibrio interiore e, attraverso questo, il mantenimento o la riconquista di uno stato di salute fisica e mentale ottimale. 

• È particolarmente interessante il fatto che, seguendo gli stessi principi del Dr. Bach, questi rimedi possano essere somministrati ai nostri animali quando ci accorgiamo dei loro cambiamenti di umore 

I Fiori di Bach sono certamente un preparato naturale, non invasivo né tossico. 

È consigliabile diluire le essenze in acqua prima dell"uso. 

I Fiori di Bach contenuti nel flacone hanno una percentuale di alcool della quale bisogna tener conto anche se non sono stati segnalati casi di intolleranza. Nella preparazione personalizzata, con più fiori insieme, è consigliabile, in campo veterinario, non aggiungere ulteriore alcool come conservante. 

È sempre consigliabile, inoltre, chiedere al veterinario di fiducia se l"animale è allergico a qualche principio vegetale o sta prendendo medicine per cui l"assunzione delle essenze potrebbe avere delle controindicazioni. 

Consulta sempre un veterinario qualificato in caso il tuo animale sia malato o mostri improvvisi cambiamenti nel comportamento. 

Consigli per l’uso 

Spesso i Fiori di Bach vengono somministrati agli animali con il cibo, ma è senz’altro preferibile versarli direttamente nella ciotola dell’acqua o, per animali di grossa taglia come i cavalli, direttamente nell’abbeveratoio. 

Certamente il modo migliore è la somministrazione diretta all’interno della bocca, attraverso una pipetta o un contagocce. 

Con animali particolarmente sospettosi o ribelli alla somministrazione, si può versare qualche goccia sul naso o sulla zampa, dove poi si leccherà. 

Non va trascurata anche la somministrazione per via cutanea, versando le gocce sopra le orecchie o tra le scapole. 


Dott. Carlo Giulianelli

Medico Veterinario 

Torino 

FB 2

instagram

 

linkedin

privacy informativa

Privacy Policy

Privacy Policy